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Birmania


La Birmania, oggi propriamente Myanmar, è un Paese complesso, profondamente ancorato alle proprie tradizioni, autentico, ricco di scenari rurali e di una natura incontaminata. Fare un viaggio nel Paese delle Mille Pagode significa scoprire le vere radici dell’Oriente, senza compromessi. Monasteri, piccoli villaggi rurali, pagode, risaie… qui tutto è rimasto cristallizzato in un’epoca senza tempo. Il ritmo quotidiano è ancora marcatamente scandito dai rituali e dalla filosofia buddisti, i templi sono il centro della vita sociale oltre che spirituale, la gente è semplice e accogliente, paesi e città non sono ancora stati coinvolti in un processo di occidentalizzazione marcato, tipico di alcune aree dell’Asia. La Birmania vi conquisterà con i suoi densi silenzi, i suoi sorrisi luminosi e il suo spirito pacato e accogliente.

 

Le 5 cose da non perdere in Birmania

 

#1 Pagoda Shwedagon di Yangon

La Pagoda Shwedagon, situata  nei pressi del lago reale sulla collina di Singuttara, a Yangon, è uno stupa dorato alto 98 metri coperto d’oro e impreziosito da diamanti, zaffiri, topazi, rubini e smeraldi. Rappresenta il vero cuore spirituale del Paese ed è tra i centri buddisti più significativi del Sud-Est asiatico.  Sono qui conservate le reliquie di quattro dei cinque Buddha che secondo il Buddismo Theravada sono vissuti nell'eone attuale (Kakusandha, Konagamana, Kassapa e Siddharta Gautama). Tra fedeli in preghiera e adorazione davanti alle immagini sacre, persone che accendono candele, offrono fiori e si riuniscono per meditare o semplicemente conversare in perfetta armonia, visitare questo luogo sacro significa regalarsi un’autentica esperienza dritta al cuore della più autentica spiritualità buddista.

#2 Area archeologica di Bagan

La città di Bagan situata sulla riva orientale del fiume Irrawaddy nelle pianure centrali del Paese, fu sede della Capitale del primo impero birmano tra il X e il XIV secolo d.C.. Marco Polo la descrisse come “una città dorata animata dal suono di mille campane e dal fruscio delle vesti dei monaci”. Per Tiziano Terzani, era invece un luogo che “ti rende fiero di appartenere alla razza umana”. Con più di 2500 monumenti buddisti (tra templi, stupa e monasteri), Bagan ha affascinato e continua ad affascinare intere generazioni di visitatori. Molti di questi monumenti sono ancora venerati dalla popolazione e attirano numerosi pellegrini e devoti provenienti da tutto il Paese, altri si trovano in stato di conservazione e manutenzione. Il grande corpus di iscrizioni in pietra rappresenta la fonte più affidabile per la storia del Regno birmano; i dipinti murali che si trovano all'interno di oltre trecento templi costituiscono un insieme unico in tutta l’area del sud-est asiatico. La valle dei templi più grande del mondo è un luogo suggestivo e maestoso dallo spiccato spirito mistico, punteggiata da una moltitudine di templi spettacolari caratterizzati da vari stili architettonici ma accomunati dall’uso del mattone. I monumenti più celebri sono la pagoda di Shwezigon, il tempio di Ananda e quello di Htilominlo, celebre per le sue sculture in gesso. 

#3 Mingun Bell

Mingun è un'antica città reale dominata dalla pagoda Pa Hto Daw Gyi, fatta costruire dal re Bodawpaya e conosciuta anche come la pagoda incompiuta: questo nome è dovuto al fatto che dopo la morte del sovrano la costruzione venne interrotta. Qui re Bodawpaya fece anche costruire la campana più grande del mondo ancora funzionante, che si trova sulla riva occidentale del fiume Ayeyarwaddy. La campana pesa 55.555 viss (che equivalgono a novanta tonnellate): questo numero in Myanmar viene espresso con la formula Min Hpyu Hman Hman Pyaw, le cui consonanti rappresentano il numero 5 nell'astronomia e nella numerologia birmane.

#4 Lago Inle

Il lago Inle è un lago di acqua dolce circondato dall’altopiano meridionale dello Shan, a 920 metri sul livello del mare: con i suoi 72 chilometri quadrati di superficie è il secondo lago del Paese. La zona è contraddistinta da caratteristiche ambientali uniche, motivo per cui è stata candidata ad essere riserva della biosfera dell’UNESCO. Una visita al lago Inle permette di rilassarsi in un ambiente contraddistinto dia assoluta calma e tranquillità. L’ideale è visitare uno dei villaggi tradizionali che sorgono lungo il lago: uno dei più caratteristici è Inthein, famoso per le sue palafitte, per il mercato e per il complesso di Shwe Thein Paya (con oltre mille templi edificati in mezzo alla foresta nel XVII-XVIII secolo). Da non perdere una visita alla Pagoda di Phaung Daw Oo, al monastero di Ngaphae Chaung e agli incantevoli orti galleggianti.

#5 La pagoda Kyaikhtiyo o Golden Rock

La Pagoda Kyaiktiyo, conosciuta anche come di Golden Rock (roccia d'oro), è situata sulla cima del monte Kyaiktiyo. Si tratta di un piccolo stupa alto circa sette metri per quindici di circonferenza, eretto sopra un masso di granito ricoperto da diversi strati di foglie d’oro. La leggenda narra che la roccia si troverebbe in equilibrio precario sopra una ciocca di capelli appartenuti a Siddharta Gautama e da lui regalati a un eremita di nome Taik Tha. Si dice che basterebbe visitare questo luogo per convertirsi al buddismo...