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Kirghizistan


Una terra di nomadi, che racconta di libertà, incontri, culture e spazi sconfinati; una terra dove nessuno si sente straniero, accolto da un popolo sorridente e cordiale. L’attitudine all’ospitalità, infatti, è profondamente radicata in questo popolo per motivi di carattere storico e geografico: le valli del Tien-Shan offrivano riparo a mercanti, operai, sacerdoti e soldati che percorrevano i 6500 chilometri della Via della Seta. Ben tre rotte commerciali hanno attraversato il Kirghizistan, motivo per cui l'UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’umanità il Corridoio Chang'an-Tianshan.  Lo straniero che giunge qui è accolto con onori e benevolenza, secondo una tradizione che prevede tre tipi di ospiti: i miti kuik (ovvero gli "ospiti obbligatori", che arrivavano per partecipare a un matrimonio o un funerale la cui sistemazione avveniva tra più famiglie o interi villaggi collegati), i taanysh konok, (gli ospiti familiari, parenti o amici lontani con cui si intrattiene un rapporto informale) e infine i kydaly konok, i cosiddetti "ospiti di dio", ovvero i viaggiatori di passaggio che chiedevano rifugio e a cui le famiglie kirghise si sentivano obbligate a fornire cibo e un riparo notturno, per preservare il buon nome del proprio clan. 

 

5 cose da non perdere in Kirghizistan

 

#1 Bishkek e il parco nazionale Ala-Archa

Bishkek è un tripudio di architettura d'influenza sovietica: luoghi come la statua di Manas, il cinema Ala-Too, il Museo di Storia dello Stato e il Museo Nazionale di Belle Arti con le loro imponenti strutture di cemento dovevano simboleggiare la forza e la stabilità del governo. Oggi rappresentano l’occasione per vedere da vicino una pagina di storia contemporanea Ma Bishkek non è solo cemento. Ad appena mezz’ora dalla frenesia della città, infatti, la natura regala scorci di fulgida bellezza, perfetti per un po’ di trekking e qualche ora di relax in un paesaggio incontaminato. Si tratta del parco nazionale apino di Ala-Archa. Una vegetazione lussureggiante, vallate rigogliose, cime innevate, sentieri pianeggianti, il fiume Ak-Sai e le maestose cascate… lo sguardo qui si perde in un susseguirsi di meraviglie!

#2 Il Monte Sulaiman-Too 

Il monte sacro Sulaiman-Too o “Trono di Salomone”, - Patrimonio culturale dell'UNESCO - domina la valle di Fergana, nel Kirghizistan meridionale, e fa da sfondo alla città di Osh. Crocevia di importanti percorsi lungo la Via della Seta per oltre mille anni rappresentò un faro per i viaggiatori che la veneravano come una montagna sacra. Ancora oggi è meta di continui pellegrinaggi: si narra che Maometto stesso abbia pregato qui. Le sue cinque cime ospitano diciassette antichi luoghi di culto collegati da sentieri, grotte con ben 101 siti di petroglifi e due moschee del XVI secolo (in gran parte ricostruite). La venerazione per questa montagna fonde credenze pre-islamiche e islamiche. Secondo la leggenda, questi luoghi di culto forniscono cure per sterilità, mal di testa e mal di schiena e garantiscono la longevità.

#3 Chon Kemin Valley

Ritenuta una delle località più pittoresche del Paese, questa valle è molto popolare tra coloro che amano la vita all’aria aperta: qui infatti è possibile praticare un’ampia gamma di attività come escursioni, pesca e passeggiate a cavallo. Il fiume omonimo scorre per oltre cento chilometri attraverso le catene montuose Kungei-Ala-Too e Iliysky Ala-Too, con sette laghi nel suo bacino fluviale e attraversa un territorio protetto dichiarato Parco Nazionale, lussureggiante e ricco di flora e fauna. Il fondo della gola lungo la quale scorre il fiume è occupato da un’ampia vallata ricoperta da prati verdi che ospitano molte varietà di erbe, bacche e funghi, mentre le pendici della gola sono ricoperte di boschi di abeti. Insieme ai ghiacciai che coprono le creste montuose circostanti, questa regione dipinge un paesaggio dalla bellezza mozzafiato!

#4 Le gole di Djety Oguz

Un luogo fiabesco, inserito in uno scenario naturale indimenticabile: Djety-Oguz in lingua kirghisa significa "sette tori" ed è così che gli abitanti del luogo nominano una delle aree più pittoresche del Tien Shan, situata a sud-est del bacino di Issyk-Kul. La valle di montagna, formata dall'omonimo fiume, scende a Issyk-Kul dalle pendici settentrionali della cresta Terskey Ala-Too. Le rarissime formazioni rocciose sono composte da depositi rossastri terziari (risalenti al Paleogene). Mentre ci si arrampica lungo il canyon della gola, le pareti del canyon sembrano quasi scomparire: è allora che si apre alla vista un panorama mozzafiato sulle montagne completamente coperte da una distesa di abeti verde scuro.

#5 Karakol 

Situata nel Kirghizistan nord-orientale, Karakol è stata a lungo considerata una porta di accesso alle meraviglie naturali delle montagne di Tian Shan e del lago Issyk-Kul. La sua posizione unica e la sua affascinante storia l’hanno resa una delle destinazioni culturali e culinarie più apprezzate del Paese. Posta al crocevia tra Cina e il resto dell'Asia centrale, infatti, Karakol è un incredibile mosaico di culture ed etnie, come Kirghizi,Tartari, Russi, Dungan, Uighur, Kalmyk e Uzbeki. Secoli di attività, commercio e migrazione hanno plasmato la città: da piccolo avamposto militare russo del XIX secolo a zona di occupazione sovietica del XX secolo, oggi Karakol è un centro vibrante da esplorare nelle sue infinite sfumature. La diversità etnica del suo cibo e dei suoi mercati, lo spirito accogliente dei suoi popoli, le sue bellezze naturali e le vestigia di così tante epoche la rendono infatti un luogo affascinante dove rilassarsi, mangiare, fare shopping, scoprire e conoscere.