Azerbaijan
Storia
Si hanno tracce di presenza umana in questa zona già a partire all'età della pietra, altri ritrovamenti testimoniano attività agricola nell'età del bronzo.
Nel I secolo a.C. gli abitanti autoctoni, Albanesi caucasici, fondarono il loro regno; nel IV secolo, re Urnayr dichiarò il Cristianesimo religione di Stato (l'Albania caucasica rimase cristiana per altri quattro secoli). Si susseguirono diverse conquiste a opera dei Sasanidi e dei Bizantini, ma un piccolo Stato albanese indipendente riuscì a sopravvivere fino al IX secolo. Dopo la caduta dei Sasanidi per opera degli Arabi, gli albanesi vennero convertiti all'islam.
Dopo il susseguirsi di una serie di dinastie al governo, gli Shirvanshakhi imposero l'Islam sciita alla popolazione che fino a quel momento aveva praticato l'Islam sunnita. Alla caduta dei Safavidi il Paese si divise in diversi khanati indipendenti, poi occupati dall'Impero russo.
Al termine della Prima guerra mondiale, l'Impero russo collassò e si proclamò la Repubblica Federativa Democratica di Transcaucasia che univa Azerbaijian, Adrmenia e Georgia. Nel 1918 la Repubblica venne sciolta e l'Azerbaigian dichiarò la propria indipendenza dando vita alla Repubblica Democratica dell'Azerbaigian che ebbe termine dopo appena due anni. Azerbaigian, Armenia e Georgia divennero parte della RSSF Transcaucasica, tornando a essere de facto nuovamente occupati dalla Russia.
Durante la Seconda guerra mondiale i tedeschi tentarono di occupare Baku per avere il controllo del petrolio azero, ma vennero sempre respinti dall'esercito sovietico.
A seguito della politica di glasnost' iniziata Gorbačëv, prese il via un periodo di disordini economici, politici e scontri etnici. Le manifestazioni per l'indipendenza a Baku furono soffocate nella violenza.
Nel 1991 l'Azerbaigian dichiarò ufficialmente la propria indipendenza.