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Azerbaijan


Cultura

L’arte della parola è una delle maggiori ricchette della cultura azerbaijana, che si declina in molteplici sfumature: dai generi folkloristici come l’aneddoto (impiegato in epoca feudale e patriarcale, quando si poteva esprimere disappunto verso i potenti solo celandolo sotto a una sapiente ironia), alle lodi, passando per le leggende, i proverbi e le formule magiche.

Dal punto di vista più strettamente letterario, è d'obbligo citare la poesia orale dei cantori-poeti popolari ashig, le cui tradizioni sono giunte fino ai giorni nostri. Figure fondamentali del passato letterario nazionale sono Abdul-Ala Ganjavi - chiamato “Zar dei poeti, per la ricercatezza verbale e lo stile elevato delle sue opere - , la poetessa Mahsati Ganjavi (nota per la lirica d’amore), il raffinato Afzaladdin Khaqani e il grande poeta e pensatore Muhammad Fuzuli Suleyman (il quale ha composto le sue opere poetiche e filosofiche sia in azerbaigiano che in farsi e in arabo, diventanto estremamente popolare presso la maggior parte dei popoli orientali. 

Dal punti di vista musicale, il patrimonio locale fonda le sue radici in una tradizione orale caratterizzata da due importanti filoni: la musica folkloristica (con canzoni e danze) e la musica professionale (relativa all'arte dei mugham e alla creazione poetico-musicale ashig). 

La storia del Paese e le varie influenze esterne si riflettono in un patrimonio architettonico ricco e affascinante, reso particolare anche dall'abbondanza e diveristà digiacimenti minerari presenti in quest'area: la presenza di pietre di ogni tipo, infatti, ha fatto sì che gli antichi abitanti di queste zone potessero realizzare straordinarie architetture come luoghi di culto, caravanserragli, cinte murarie, torri e ponti. 

Uno degli aspetti più interessanti del panorama culturale azerbaijano è  rapprensetato dalla ricca proposta artigianale le cui tradizioni si sono sviluppate nel corso della storia. L’arte tradizionale più famosa - tramandata di generazione in generazione per secoli - è senza dubbio quella della tessitura dei tappeti, dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2010. Per quanto riguarda l'arte tessile sono nteressanti anche i lavori a maglia, la tessitura della seta, la stampatura dei tessuti e il ricamo.  Di rilievo anche la lavorazione dei metalli e della ceramica, l’intagliatura del legno d l’intreccio di canne e vimini.

In Azerbaigian le festività tradizionali sono particolarmente sentite. La festa più antica e amata è Novruz Bayram ("giorno nuovo”), che celebra l’inizio della primavera e dell’arrivo dell’anno nuovo. Viene festeggiata il 21 marzo. Il 10 maggio è invece la volta della tradizionale Festa dei fiori, che coincide con il giorno della nascita di Heydar Aliyev. Molto sentito anche il Gurban Bayram, che coincide con il pellegrinaggio annuale a La Mecca: gli azerbaigiani benestanti devono sacrificare un montone e offrirne la carne a sette famiglie disagiate. Il 31 dicembre in Azerbaigian si celebra la giornata della solidarietà tra gli Azerbaigiani di tutto il mondo.

La cucina azerbaigiana è ricca e saporita: per quanto riguarda i primi piatti, sono particolarmente popolari le zuppe kufta-bozbash, parcha-bozbash e la shorba, molto speziata, con piselli e verdure. Tra i secondi piatti, vanno citati assolutamente gli speidini shish kebab. Il piatto preferito dagli Azerbaigiani è il pilaf, che può essere cucinato con carne di agnello, pollo, manzo o grasso di pecora e con uova, pesce, oca, cipolla, verdure piccanti e frutta secca, senza dimenticare zafferano e spezie in quantità.