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Italia


La storia d'Italia è tra le più articolate e antiche del mondo. Strettamente legata alla cultura d’Occidente, alla storia d'Europa e alle civiltà del bacino del Mediterraneo, è stata protagonista dei principali eventi storici del mondo occidentale.

L'Italia ha ospitato colonie di origine greca e cartaginese, oltre a insediamenti celti; dopo essere stata dominata in parte dai Goti, Longobardi, Arabi, Bizantini e Normanni ha fatto da culla all’Impero Romano e al papato. Non ci stupisce che il suo patrimonio culturale sia così abbondante e diversificato, con tracce di culture antichissime come quelle dei Nuragici, degli Etruschi e dei Latini.

Durante il Medioevo l'Italia rimase frammentata in un mosaico di città-stato che combattevano tra loro per l'egemonia sul bacino del Mediterraneo;  le guerre registravano frequenti interventi da parte delle potenze circostanti e della Chiesa cattolica. La sua posizione geografica fece sì che l’Italia diventasse la chiave del commercio europeo, fenomeno che favorì lo sviluppo delle repubbliche marinare: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. A questo quadro politico va sommato anche il potere spirituale del papa, con sede a Roma, che ha sempre influenzato intensamente la storia d’Italia.

L’Italia, al centro degli interessi politici di tutta Europa, ha sempre fomentato lotte di potere tra i regnanti. Inoltre, l'eredità culturale classica ed ecclesiastica che vantava produsse un terreno fertile per la fioritura di nuove tendenze in tutti i campi dell’arte. Dopo l'esperienza dei comuni e delle signorie, nei XV e XVI, l'Italia divenne il centro culturale d'Europa, dando vita all'Umanesimo e al Rinascimento. Allo stesso tempo era uno dei campi di battaglia del continente, subendo l'egemonia di diverse potenze straniere tra le quali la Francia di Carlo VIII e l'Impero spagnolo.

Dopo il declino spagnolo, la monarchia austriaca iniziò ad esercitare un controllo sull'area, così come gran parte dell'Europa centrale. Durante le guerre rivoluzionarie francesi e il Primo Impero di Napoleone Bonaparte, gli Italiani si batterono per la loro indipendenza. Tra il 1859 e il 1866, dopo una serie di guerre contro l'Austria, la penisola italiana fu unificata sotto la guida del Regno di Sardegna, anche se i confini non la delineavano nella sua interezza. Nel 1870 il Regno d'Italia annesse lo Stato Pontificio inimicandosi la Francia, dopo aver già inglobato il Regno borbonico delle due Sicilie nel 1860.

Successivamente l'Italia seguì le altre potenze europee nelle dinamiche imperialiste volte a ottenere un proprio spazio coloniale in Africa. Le ambizioni territoriali nel Vecchio Continente e la volontà di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure portò l'Italia a partecipare alla Prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La società italiana, delusa dalla "vittoria mutilata", fu ben presto conquistata dal fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, ascesi al potere nell'ottobre del 1922; questi ultimi istituirono un regime totalitario a cominciare dal 1924-25. L'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella Seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, la monarchia italiana (risalente al Ducato di Savoia) fu abolita. La repubblica attuale venne istituita nel giugno 1946, evento che segnò un periodo di ripresa economica, militare, sportiva e politica, così come di riaffermazione dell’Italia come grande potenza industriale, che la portò ad unirsi alle nazioni fondanti del G6 (poi G7) nel 1975.

Inoltre, l'Italia è tra i 6 Paesi fondatori dell'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come la scelta della moneta unica).