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Etiopia


Storia

Attorno al 970 la regina Gudit (detta Mishkinzana VII) perseguitò i cristiani che si trovavano in Etiopia ed aiutò a far crollare il Regno di Axum. Sebbene sia presentata dalle cronache etiopi come ebrea, alcuni studiosi moderni hanno qualche dubbio a riguardo, suggerendo che potrebbe essere stata una pagana. All'inizio del basso medioevo nasce il regno di Etiopia, unico baluardo cristiano in Africa.
La fine del XIX secolo è segnata dall'inizio della colonizzazione europea del continente africano. Nel 1870 il porto di Assab, presso l'entrata meridionale del Mar Rosso, è comprato da una compagnia italiana come cessione di un sultano locale.
Questo evento pone le basi per la fondazione di una colonia italiana in Eritrea.
L'espansione della colonia verso l'interno porta ad un conflitto con l'impero etiope, governato dal negus Menelik II, ed alla battaglia di Adua del 1896, quando l'esercito abissino sconfigge la giovane potenza coloniale e l'Etiopia riesce a rimanere indipendente.
L'Italia e l'Etiopia firmano il trattato di Uccialli che sancisce le relazioni fra i due paesi fino all'inizio della nuova espansione coloniale italiana verso l'Etiopia.
Con l'apertura del canale di Suez aumenta l'interesse europeo per il Paese. Il 3 ottobre 1935 l'Italia attacca, senza dichiarazione di guerra, l'impero etiope.
Gli italiani, agli ordini del generale Pietro Badoglio, riescono a sconfiggere la resistenza degli etiopi e a spingersi fino alla capitale Addis Abeba, nella quale entrano il 5 maggio 1936.
L'Etiopia viene annessa all'impero dell'Africa Orientale Italiana. L'Italia, per questo atto di invasione subì l'embargo da parte della Società delle Nazioni.
L'Etiopia viene liberata dagli inglesi nel 1941 e l'Imperatore Haile Selassie I torna al potere fino al 1974.
Nel 1974 una giunta militare, il Derg, depone l'Imperatore Haile Selassie I (in carica dal 1930, salvo la parentesi dell'occupazione italiana) e crea un regime socialista, con a capo, dopo una graduale e spietata eliminazione dei concorrenti, Mengistu Haile Mariam.
Nel biennio 1984-1985 il paese viene colpito da una carestia di vastissime proporzioni che porta alla morte di 8 milioni di persone. Stremato da golpe sanguinosi, rivolte, siccità su larga scala, dal problema dei rifugiati ed infine dalla ritirata dei protettori sovietici, il regime sanguinario viene in ultimo deposto da una coalizione di forze ribelli, il FRDPE nel 1991.
Nel 1994 viene eletta un'Assemblea Costituente e le prime elezioni multipartitiche si tengono nel 1995.
La guerra di confine combattuta contro l'Eritrea nel maggio 1998 ha rafforzato la coalizione al potere, ma ha fortemente indebolito l'economia del paese.