DOVE
Dove vorresti andare
QUANDO
Quando vorresti partire
DURATA
Quanto vorresti star via
BUDGET
Qual'è il tuo budget
TEMA
Cosa cerchi nel tuo viaggio
STILE DI VIAGGIO
Scegli il tuo stile

Cipro


Cultura

Cipro è stata oggetto nei secoli di diverse colonizzazioni e dominazioni: cretesi, fenici, greci, persiani, romani, arabi, bizantini, veneziani, ottomani e inglesi si sono succeduti sul suo territorio lasciando segni più o meno profondi nel patrimonio artistico, culturale e tradizionale dell'isola. Dal punto di vista artistico, reperti di età arcaica convivono con resti di templi e teatri edificati da romani e greci; tombe ellenistiche con catacombe cristiane; chiese e cattedrali ortodosse si affiancano a moschee islamiche; basi militari inglesi a fortificazioni veneziane. Anche nel campo delle tradizioni Cipro si distingue per l'amalgama di usi e costumi greci e ciprioti. Non stupisce la presenza, da entrambe le parti della linea di demarcazione, degli stessi ritmi e strumenti musicali e delle stesse danze. Un ruolo profondamente discriminante tra la zona Sud e la zona Nord del Paese è invece quello svolto dalla lingua. Dopo la taksim del 1974 gli abitanti del Nord hanno esteso l'uso del turco, ribattezzando con nomi turchi luoghi e oggetti definiti tradizionalmente con termini greci. Un'analoga ellenizzazione si è verificata nella Repubblica del Sud. La difficile convivenza tra le due etnie è un tema che permea tutti gli aspetti della vita cipriota, fino a diventare oggetto anche di film come Fango di Dervis Zaim, premiato nel 2003 alla Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia e primo caso di coproduzione turco-cipriota.

Dal punto di vista delle tradizioni, Cipro appare come un'isola di sopravvivenza del secolare contatto fra turchi e greci, fusi in una tipica cultura mediterranea in cui confluirono gli apporti veneziani e musulmani. Uno dei fenomeni più evidenti e interessanti del folclore cipriota è proprio la continuità, talvolta sotto forme mutate, di antichissime usanze, riflesso di credenze o consuetudini di ere pagane. Un esempio limite di questo amalgama è offerto dai Limbambaki, specie di setta che professa ufficialmente l'islamismo ma conserva l'uso cristiano del battesimo e la circoncisione. Tra le manifestazioni collegate con le differenti credenze religiose, ortodosso è il pellegrinaggio annuale al grande monastero di Kikkos, tipicamente musulmane sono le ricorrenze celebrate al santuario (Tekke) di Umm Haram. Per gli ortodossi la celebrazione principale è però la Pasqua, durante la quale vengono portate in processione le icone, velate il giovedì santo e ornate di fiori nei giorni successivi. Anche il carnevale è una festa di antica tradizione, soprattutto a Limassól, dove i festeggiamenti si protraggono per dieci giorni e si concludono con una grande parata che sfila per le strade della città. Tra i musulmani è molto importante la conclusione del ramadan, celebrata con i quattro giorni del Kurban Bayrami. Di una certa importanza sono anche le feste legate alla fioritura o alla vendemmia. La dominazione inglese ha conferito al Paese un'aura occidentale, ma permangono, soprattutto nei piccoli centri, usanze profondamente cipriote, come quella di celebrare con grandi feste i matrimoni e i funerali, o il permanere di credenze superstiziose riguardo il malocchio e i giorni nefasti. Notevole anche il patrimonio tradizionale di musiche e danze, mescolanza di forme greche e turche, conservatesi però distinte in parecchi casi; la musica popolare greca è la più coerente e consistente e non presenta forme ben distinte dalla tradizione greca vera e propria. Molto diffuso sull'isola è infatti il syrtos, un ballo di andamento circolare parente molto prossimo del syrtaki greco. Una delle forme più note di contaminazione delle due tradizioni è offerta dalla danza detta karsilamades, la più diffusa nell'isola (adattamento greco di un ballo turco). In realtà queste tradizioni presentano caratteristiche assolutamente analoghe nel Nord e nel Sud, tra le quali l'unica vera differenza sono i termini con cui vengono designate. Dei costumi popolari, antichissimi sono quelli della penisola di Karpaso; interessanti alcuni costumi maschili di origine turca. L'artigianato artistico è ancora praticato con genuinità di tecniche e di decorazioni: stoffe tessute a mano di Phiti, lavori in seta e cotone di Yialousa (tessuto detto itare), merletti di Lefkara, vasi in creta di Kornos, cesti di Karpaso. Sull'isola svolge una grande importanza per la conservazione di queste tradizioni artigianali il Cyprus Handicraft Centre di Nicosia, che salvaguarda il mantenimento delle tradizioni offrendo la possibilità anche ai più giovani di apprendere e sperimentare i mestieri tradizionali. § La cucina cipriota è piuttosto rustica e semplice, a base di carne ai ferri (specialmente di montone); celebri gli spiedini di agnello (kebap). Diffuso l'uso del riso pilaf, del latte acido e di vari tipi di formaggi. Il piatto più richiesto nei ristoranti è il mezé, una successione di decine di pietanze a base di carne, pesce, verdure, formaggi e salse che esibisce in un solo pasto il meglio delle tradizioni culinarie greca, turca e cipriota. Fra i dolci, tipiche le noci candite, ottenute immergendo i frutti freschi in un succo d'uva intiepidito (sojukko). Tra i vini spicca un pregiato passito (commandaria), solitamente venduto, anche all'estero, con il nome di vino di Cipro. Dai resti della vendemmia i ciprioti ottengono anche lo zivania, una sorta di whisky ad alta gradazione.

TRADIZIONI E USANZE

Non rifiutate mai un ouzo, un caffè o un bicchiere d'acqua: viena inteso come un affronto o un segno di maleducazione. Fate attenzione a vestirvi adeguatamente fuori dalla spiaggia, soprattutto vicino ai luoghi di culto. Alcuni monasteri sono vietati alle donne.