Barbados
Storia
L'origine del nome "Barbados" è controversa. I portoghesi, in rotta per il Brasile o gli spagnoli, furono accreditati come i primi Europei a scegliere il nome dell'isola.
Il nome di questo stato delle Antille fu coniato nel 1536 dall'esploratore portoghese Pedro A. Campos che chiamò l'isola Os Barbados (i barbuti) ispirandosi agli alberi da ficus che vi crescevano e le cui lunghe radici aeree sembravano barbe. Il nome che gli indigeni Arawak attribuivano all'isola era Ichirouganaim.
Dopo meno di un secolo, nel 1625, l'inglese Powell sbarcò sull'isola ignorata da Portoghesi e Spagnoli perché priva di risorse minerarie rilevanti e la occupò in nome della corona inglese.
Colpito dalla vegetazione rigogliosa e dalla ricchezza del terreno ripartì, lasciando 80 coloni e alcuni schiavi perché iniziassero le opere di insediamento nella zona di Holetown, per ritornare nel 1627.
I pochissimi abitanti nativi rimasti, gli Arawak, si estinsero e Barbados fu perciò ripopolata con schiavi africani impiegati nelle piantagioni di zucchero fino al 1834, anno in cui la schiavitù fu abolita.
A differenza della maggior parte delle isole caraibiche, il cui controllo passò più volte di mano fra le varie potenze coloniali, Barbados rimase sempre sotto il controllo inglese. Secondo alcuni il motivo è anche geografico.
Come si nota dalla cartina geografica, infatti, mentre le isole delle Antille formano un arco con la convessità rivolta verso l'oceano Atlantico, Barbados è l'unica spostata verso l'esterno di questo arco, e, visto il regime prevalente dei venti atlantici, in direzione sopravento.
I velieri che volevano attaccarla, quindi, erano costretti a navigare contro vento, quindi con notevoli difficoltà.
Questo fatto ha lasciato un'impronta caratteristica all'isola ed allo stile di vita della sua popolazione, sebbene questa sia oggi in minima parte composta da individui di origine inglese.
L'economia rimase fortemente dipendente dalla produzione di zucchero e rum fino al XX secolo.
La graduale introduzione di riforme politiche e sociali negli anni quaranta e cinquanta portò poi alla completa indipendenza dal Regno Unito (30 novembre del 1966), pur nell'ambito del Commonwealth.
Negli anni novanta, il turismo e l'artigianato hanno superato l'industria dello zucchero per importanza economica.
Secondo i dati del 2005 (pubblicati nel 2007), Barbados è il terzo stato nordamericano per Indice di sviluppo umano, dopo Canada e Stati Uniti.