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Kazakistan


Il Kazakistan è una regione unica al mondo per storia, posizione geografica e dimensioni. La più vasta delle repubbliche dell’Asia centrale e il nono Paese più grande del mondo incanta per il suo mix incredibile di antico e moderno: testimonianze di civiltà nomadi che si perdono nel tempo e accenti avveniristici delle architetture più moderne… il Kazakistan è tutto e il contrario di tutto. E probabilmente non è nulla di ciò che vi sareste aspettati: visitarlo con il cuore aperto è la chiave per assaporare fino in fondo ogni sfumatura di questa terra strabordante storia, arte, suggestioni e leggende. E sono proprio le leggende la linfa che alimenta da millenni il fascino di questa terra: si dice, per esempio, che Buddha discenda proprio dai Sak, antica popolazione kazaka. A rendere affascinante il Paese è anche il mix culturale che lo contraddistingue. La complicata storia del popolo kazako e la costante interazione dello stile di vita nomade con quello stanziale nelle antiche città meridionali ha dato vita a una cultura unica e autentica. Il carattere culturale spiccatamente euro-asiatico, dopo il periodo sovietico, ha perso la predominanza della componente europea a fronte di un forte influsso culturale e politico russo-sovietico.

 

5 cose da non perdere in Kazakistan

 

#1 Almaty

Capitale fino al 1997, rimane una delle città più importanti del Paese, oltre a essere uno dei centri urbani più belli ai piedi dell’imponente Tien Shan. Conosciuta anche come città giardino, è immersa nel verde: diecimila ettari del suo territorio sono infatti occupati da parchi, alberi e giardini. Proprio per questa sua caratteristica, Almaty dà il meglio di sé in primavera, quando la periferia meridionale è un tripudio di meli, albicocche e ciliegi in fiore che regalano un’atmosfera da fiaba. Il centro della città è un affascinante mix di edifici moderni e classici, che si alternano senza soluzione di continuità conferendo agli spazi urbani una fiosionomia unica e accattivante. Da mettere in agenda: una visita al popolare Parco Panfilov, dedicato al generale Ivan Panfilov e ai 28 soldati caduti nel 1975 contro i nazisti alle porte di Mosca. Dentro al parco si erge la cattedrale ortodossa Zenkov, costruita completamente in legno senza l’impiego di alcun chiodo. Da vedere anche la Piazza della Repubblica (Respublika Alangy): qui si trovano il Monumento dell’Indipendenza e il Palazzo del Presidente. Interessante anche la proposta culturale del Museo Centrale di Stato, soprattutto per gli appassionati di archeologia ed etnografia. Almaty è eccezionale anche di sera: caffè, ristoranti, locali e bar sono aperti fino al mattino.

#2 Tamgaly

Tamgaly Tas, che significa "rocce scritte/pietre con segni", si trova a 170 chilometri a nord-ovest da Almaty, sulla riva destra del fiume Ili ed è conosciuta per le incisioni rupestri che le hanno valso il titolo di Patrimonio mondiale dell’umanità conferitogli dall’UNESCO del 2004. In queste caverne, infatti, sono state rinvenute immagini di Buddha e Burhans (Bodhisattva) accompagnati da iscrizioni tibetane risalenti ai secoli XIV-XVI, incisioni raffiguranti animali, scene di caccia e di allevamento e scene di vita domestica.  In totale, sono diciotto le rocce che presentano una concentrazione di circa 5mila incisioni rupestri. Questi rinvenimenti, secondo gli studiosi, sono la dimostrazione che questo luogo sia stato occupato attraverso i secoli, dalla metà del II millennio a.C. fino all’inizio del XIX secolo.

#3 Taraz

Prima di essere completamente distrutta dall’offensiva dell’esercito mongolo, nel XI e XII secolo fu capitale del khanato dei Turchi Karakhanidi. Ma non solo: Taraz è considerata una delle città più antiche di tutto il Paese e in passato funse da avanposto sulla Via della Seta. Qui si respira un Kazakistan dalla bellezza sovietica, malinconica e decadente. Le migliori attrazioni locali sono i mausolei di Karakhan e di Dautibek, il Museo Regionale e il colorato bazar di Zelyony.

#4 Shauildir

Questo delizioso villaggio – noto per essere il luogo dove spirò nel 1405 il conquistatore dell’Asia Centrale Tamerlano - rappresentò un altro importante avamposto sulla Via della Seta. Venne raso al suolo nel 1219 dal temibile Gensis Khan, per poi essere ricostruito e infine abbandonato nel XVII secolo. Oggi ospita un piccolo museo in cui sono custoditi i reperti rinvenuti durante gli scavi di Otrar, una moschea, un sito termale e il suggestivo palazzo trecentesco di Berdibek.

#5 Nur Sultan (Astana)

Diventata capitale solo di recente, in un breve lasso di tempo è passata da anonima citta immersa nella steppa a avveniristico centro urbano proiettato verso il futuro. La sua crescita inarrestabile la rende una delle città più importanti dell’Asia centrale: la sua promozione a capitale non solo politica ma anche culturale e architettonica è stata fortemente voluta dal presidente Nazarbaev. Un progetto di rilancio e riqualificazione che non sembra volersi arrestare e sembra avere ancora molto da dire (e da fare) per il futuro. Oltre ad assaporare questa vibrante energia di una città in continuo divenire, i visitatori possono apprezzare le bellezze di Astana con una visita al Museo del Primo Presidente, dedicato proprio a Nazarbaev e ricavato nell’ex palazzo presidenziale; da visitare anche il tempio della Pace e dell’Armonia, realizzata dall’archi-star inglese Norman Foster, il monumento Baiterek (una torre che sfiora i cento metri di altezza ed è sormontata da una grande sfera di vetro, simbolo di rinnovamento della città e del Paese), il Monumento dell’Indipendenza e il Centro Culturale del Presidente (edificio a forma di iurta che ripercorre la storia della città).