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Bulgaria


Cultura

Pittura e scultura

La più antica manifestazione artistica bulgara, precedente all'introduzione del Cristianesimo, evidenziò tracce di tradizione orientale e sasanide.
La Bulgaria fu il primo paese slavo a convertirsi al cristianesimo ortodosso; si diffuse quindi nel paese la pittura di icone, forma espressiva tradizionale bizantina nella quale gli artisti bulgari, in seguito all'invasione ottomana (1393) e nel tentativo di opporre una sorta di resistenza culturale all'invasore musulmano, inserirono elementi legati alle tradizioni culturali locali e alle tradizioni iconografiche greche.
Durante il periodo del rinascimento bulgaro successivo all'occupazione turca, sorsero ovunque nuove scuole d'arte. La più nota è quella di Samokov dalla quale uscirono Zahari Zograf, uno dei pittori bulgari più noti e molti degli artisti autori, fra l'altro, degli affreschi nella chiesa del monastero di Rila.
Tra i pittori dell'epoca moderna il più celebre è Jules Pascin, nato nel 1885 a Vidin con il nome di Julius Pinkas; visse per molti anni in Francia dove morì nel 1930.
L'artista contemporaneo più noto è probabilmente Hristo Javašev, noto con il nome suo e della moglie, Christo e Jeanne-Claude. Sue sono, tra le altre opere, la ricopertura del Reichstag a Berlino e del Pont Neuf di Parigi.

Musica

Gli strumenti tipici della musica popolare bulgara sono un tipo di flauto chiamato kaval e una cornamusa chiamata gaida. Per accompagnare le danze popolari viene solitamente suonata la variante tracia della gaida, che ha una tonalità più alta ed è chiamata Djura Gaida, mentre viene preferita la variante più bassa chiamata Kaba Gaida, per accompagnare canti e ballate.

La musica strumentale, nei primi decenni del Novecento si impreziosì di esperienze nel melodrammatico e nel sinfonico, caratterizzate da elementi presi dal folklore locale. Tra i compositori più apprezzati si annovera Georgi Atanasov (1881-1931).
La Bulgaria vanta tradizioni antiche nel canto corale emerse già verso la fine dell'Ottocento grazie al compositore Dobri Christov (1874-1941). In anni recenti sono divenute note a livello internazionale le interpretazioni del Coro Femminile di Stato della Radio e Televisione Bulgara, più noto come Le mystére des Voix Bulgares, vincitore di un Grammy Award nel 1990. In Italia è noto il loro brano Wonderful Dilmana, in lingua originale DILMANO DILBERO, per l'interpretazione del gruppo Elio e le Storie Tese nel loro pezzo il Pippero.

Teatro

La prima opera teatrale bulgara è il Mihail Miškoed, rappresentata per la prima volta nel ?italište (un edificio comunitario utilizzabile anche come teatro) di Šumen, città natale dell'autore e fondatore del teatro, il maestro elementare Sava Dobroplodni (1820-1894). A Šumen nacquero o vissero anche altri autori teatrali come Dobri Vojnikov (1833-1878), considerato il padre del dramma storico bulgaro e Vasil Drumev (1841-1902, che in seguito assunse il nome di Kliment Turnovski) autore del dramma Ivanco, l'assassino di Asen I e autore dei primi racconti brevi e romanzi bulgari.
I temi delle opere di questo periodo erano quelli delle difficili relazioni fra etnie bulgara, greca e turca, oppure i temi rivoluzionari rivolti contro il dominio turco. Il dramma di Ljuben Karavelov (1834-1879) Gli insorti della montagna, narra le azioni degli hajduti, guerriglieri di montagna in lotta contro i turchi; del medesimo argomento tratta anche un dramma scritto dal rivoluzionario Ba?o Kiro Petrov.
Una delle figure di spicco della produzione teatrale del periodo successivo all'indipendenza (1878), è l'attore e regista Stefan Popov (1816-1920). Ad un suo omonimo, Ivan Popov, si deve la fondazione della compagnia filodrammatica di Plovdiv; in seguito ad alcune rappresentazioni di successo nella capitale, fu costruito a Sofia un teatro (teatro Osnova, 1888), per ospitare le rappresentazioni.
In epoche più attuali, uno degli autori teatrali bulgari più famosi è il già citato Ivan Vazov, autore di drammi storici che hanno come sfondo le lotte indipendentiste del popolo bulgaro. La produzione teatrale della seconda metà del XIX secolo è incentrata sui temi risorgimentali, ripresi anche nelle opere di Konstantin Veli?kov (1855-1907)