PALERMO E GLI SPLENDORI DELLA NOBILTA' SICILIANA

Descrizione del tour
Il Principe di Gravina scandalizzò i suoi contemporanei per l’arditezza dei Nani nella sua Villa Palagonia a Bagheria, una sorta di comédie humaine del secolo dei Lumi. Luchino Visconti, incantato dalle sontuose decorazioni di Palazzo Ganci Valguarnera, lo scelse come set per la scena del celebre ballo nel suo Gattopardo, aperto per noi. Ancora, la leggiadria del Rococò di Vito d’Anna si mescola con il Neogotico di Ernesto Basile nella dimora degli Alliata di Pietratagliata, una delle case patrizie private più affascinanti d’Italia a cui si farà visita accompagnati dalla Principessa. Splendori di una nobiltà siciliana che ci regalano altresì la conturbante statuaria del Serpotta, il Bernini dello stucco, negli Oratori di S. Cita e di S. Lorenzo. Uguale ricchezza si ritrova negli ori bizantini del Duomo di Monreale, come nelle stanze dei Normanni a Palermo. Lo charme del tramonto a Cefalù si fonde coll’enigmatico Ritratto d’uomo di Antonello da Messina del Museo Mandralisca.
Luoghi visitati
Palermo, Fontana Pretoria, Oratorio di San Lorenzo, Palazzo Alliata di Pietratagliata, Chiesa della Martorana, Oratorio di Santa Cita, Palazzo Mirto, Palazzo Valguarnera-Gangi, Cattedrale di Cefalù, Duomo di Monreale, Villa Palagonia, Museo Mandralisca, Cappella Palatina, Duomo di Palermo
Paesi visitati
- Italia - Caratteristiche del paese - Documenti e info
Itinerario Giornaliero
PALERMO
Categoria | Sistemazione | Trattamento |
4 stelle | Palazzo Sitano 4* o equivalente | Cena |
Ritrovo in hotel nel primo pomeriggio e incontro con lo storico dell’arte che fungerà da guida per tutto il viaggio. L'itinerario ha inizio con l’incontro con la Principessa di Baucina, custode del Palazzo Alliata di Pietratagliata, che aprirà le porte del palazzo esclusivamente per la visita. Di origini quattrocentesche, diviene successivamente proprietà dei Marassi Duchi di Pietratagliata, a cui si deve la decorazione settecentesca ove spicca in particolare l'opera del celebre pittore Vito d'Anna. Interessante poi ricordare ancora gli interventi Neogotici che Fabrizio Alliata promuoverà nel corso del primo '800. A pochi passi, uno dei capolavori assoluti del Rococò palermitano, opera del genio dello scultore Giacomo Serpotta, è la conturbante decorazione a stucco dell'Oratorio di San Lorenzo. Proseguimento verso Piazza Pretoria per ammirare l’omonima Fontana Pretoria, capolavoro marmoreo realizzato da maestri fiorentini durante il Rinascimento e trasferita a Palermo a fine Cinquecento. Rientro in hotel, cena in hotel e pernottamento.
MAPPA PUNTI DI INTERESSEDa città della Magna Grecia a città romana, da capitale araba del regno di Sicilia a roccaforte della cultura normanna e sveva. Questa è Palermo, un luogo in cui convivono la preziosità arabesca e normanna, il gusto barocco e liberty dei monumenti, palazzi e teatri, ma anche giardini e mercati.
La Fontana Pretoria, nota ai siciliani come Fontana della vergogna per via della nudità delle statue che la costituiscono, è uno dei simboli più caratteristici della città. In verità, l'origine dell'opera non rientra nei confini isolani, poiché fu realizzata nel 1554 da Francesco Camillani, o Della Camilla, con scopo di adornare il giardino della villa fiorentina di Don Luigi Toledo, nobile spagnolo e suocero di Cosimo I de' Medici. Alla morte di Don Luigi, la Fontana venne venduta dalla sua famiglia al Senato palermitano, il quale la fece smontare in centinaia di pezzi per poi ricomporla in Piazza Pretoria a Palermo. L'interesse per l'opera era tale che fu necessario demolire diverse dimore per allargare la piazza; inoltre, poiché durante il trasporto diversi pezzi furono danneggiati, si incaricò il figlio di Camillani, Camillo, di intervenire a completamento dell'opera.
L’oratorio di San Lorenzo fu costruito in funzione dell’antica Chiesa omonima, prima che una compagnia di frati francescani dell’adiacente Basilica di San Francesco d’Assisi ne assumesse la gestione nel 1569. Questi la utilizzavano per la sepoltura dei morti dei residenti meno abbienti del quartiere di Kalsa. L’interno dell’oratorio è ricco di capolavori, tra cui spicca la splendida decorazione in stucco di Giacomo Serpotta; inoltre, ospitava una “Natività del Signore” del Caravaggio fino a quando fu trafugata nel 1969.
Palazzo Alliata di Pietratagliata è uno dei palazzi-simbolo della storia artistica di Palermo. Venne edificato nel 1473, quando Antonio de Termine, nobile catalano pretore della città, decise di costruire la propria residenza a scopo di esprimere il prestigio e la dignità della sua famiglia. Il Palazzo, poiché nei secoli è stato soggetto a numerosi restauri ed interventi, rappresenta magnificamente le diverse influenze artistiche ed architettoniche che hanno attraversato Palermo nella sua storia. Infatti, se la facciata esterna, con la sua imponente torre merlata quattrocentesca, costituisce un raro esempio di architettura tardo-gotica catalana, l’interno è un’importante testimonianza dei fasti del Rococò siciliano. Oggi il Palazzo è di proprietà di donna Signoretta Alliata e di suo marito Biagio Licata di Baucina, diretto discendente della famiglia Termine; il loro matrimonio ha segnato uno dei casi più straordinari di continuità abitativa di una dimora storica privata.
PALERMO
Categoria | Sistemazione | Trattamento |
4 stelle | Palazzo Sitano 4* o equivalente | Prima colazione |
Prima colazione in hotel e partenza per le visite della giornata. Si inizierà con lo sfolgorante Oratorio dedicato a Santa Cita con la sua miriade di statue in stucco che adornano la sala. Proseguimento per Palazzo Valguarnera Gangi, maestoso palazzo settecentesco i cui eleganti saloni furono scelti da Luchino Visconti per girare la scena del ballo finale ne «Il Gattopardo». Proseguimento per uno dei simboli della Palermo Normanna: la Martorana, una delle chiese di rito bizantino più affascinanti e preziose del nostro Medioevo. Degni di nota sono soprattutto gli impianti musivi. Dopo il pranzo libero, visita di Palazzo Mirto. Residenza dal XVI secolo dell'importante famiglia Filangeri, si presenta oggi nella sua veste nata dai rimaneggiamenti di fine '700. Intimo e borghese il secondo piano nobile, mentre il primo piano rifulge della grandiosità degli Appartamenti di Parata in cui spicca la Sala del Baldacchino. Rientro in hotel, tempo libero, cena libera e pernottamento.
MAPPA PUNTI DI INTERESSELa chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, meglio nota come Chiesa della Martorana, venne edificata da Giorgio di Antiochia, ammiraglio siriano ed ortodosso del re Normanno Ruggero II d’Altavilla verso la metà del XII secolo. Questi la dedicò alla vergine Maria come ringraziamento per la protezione ricevuta durante la sua lunga carriera militare in mare. Tutta la chiesa è adornata internamente da uno dei cicli musivi più ricchi ed importanti del mondo, culminando con il grandioso mosaico de Il Cristo Pantocratore all'interno dell cupola. Il poeta e viaggiatore Ibn Gubair (o Ibn Jubayr), dopo essere passato a Palermo, descrive la chiesa come “[...] uno dei più stupendi monumenti dei cristiani… che mancano le parole a descriverla ed è forza tacerne, perché è il più bel monumento del mondo”. L’importanza storica ed artistica di questo edificio è tale che nel 2015 è stato inserito nella lista dei 9 beni che costituiscono il Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale".
L’oratorio di Santa Cita fu fondato nel 1686 dalla Compagnia de SS. Rosario in Santa Cita, una delle confraternite religiose più ricche e prestigiose dell’epoca, la quale si occupava di opere sociali ed assistenziali già dal 1570. L’oratorio doveva rispecchiare il prestigio e la ricchezza dei suoi appartenenti; ecco perché, oltrepassata l’umile facciata esterna, ci si trova di fronte ad uno dei patrimoni artistici più importanti di tutta la città. L’interno dell’oratorio è splendidamente decorato con opere dei grandi artisti dell’epoca. Il cuore dell’Oratorio, l’aula oratoriale, fu interamente progettata e realizzata dal celebre scultore siciliano Giacomo Serpotta, il quale realizzò un vasto e maestoso complesso iconografico completamente in stucco.
Palazzo Mirto sorge nel centro storico della città, nell’antica cittadella araba fortificata detta Kalsa. Durante tutto il Medioevo e fino alla fine del periodo Barocco era una delle zone privilegiate dalla famiglie nobiliari siciliane per erigervi le loro dimore. Palazzo Mirto, che ha ospitato la famiglia di origine Normanna dei Filangeri per quasi quattro secoli, nasce come nucleo di edifici appartenenti alla famiglia Omodei e divenne proprietà dei Filangeri soltanto all'inizio del XVII secolo, a seguito delle nozze fra Don Pietro Filangeri conte di S. Marco e Francesca De Spuches, figlia di Vincenzo. Il Palazzo fu battezzato Mirto solo nel 1643, quando Giuseppe Filangeri fu nominato “Primo principe di Mirto” per via del feudo omonimo sconfinante nel messinese. Nei secoli il Palazzo subì diversi interventi di restauro e l’aspetto odierno segue, a grandi linee, il progetto che Bernando Filangeri presentò nel 1793. Nel 1982, l'ultima erede della famiglia, la nobildonna Maria Concetta Lanza Filangeri, donò il palazzo alla Regione Sicilia al fine di mantenerlo nella sua integrità e aprirlo alla pubblica fruizione.
Palazzo Valguarnera Gangi è uno splendido edificio che sorge nell’elegante quartiere della Kalsa. Fu edificato a metà XVIII secolo, quando Pietro Valguarnera, nobile catalano appartenente ad una delle famiglie più prestigiose della nobiltà siciliana, decise di celebrare la potenza della sua casata con una dimora che fosse all’altezza del suo retaggio. Per tale scopo furono coinvolti gli artisti più celebri dell’epoca, tra cui l’architetto trapanese Andrea Gigante, ed i maggiori esponenti del Rococò siciliano. Grazie alle perfette condizioni con cui il palazzo si è conservato nei secoli, negli anni ’60 Luchino Visconti, che stava girando Il Gattopardo, scelse uno dei magnifici saloni del palazzo per ambientare la scena finale del film: quella i cui durante un walzer tra Concetta (Claudia Cardinale) e Don Fabrizio (Burt Lancaster) viene sancito l’inesorabile declino dell’aristocrazia siciliana in favore della nuova classe emergente borghese.
MONREALE - BAGHERIA - CEFALU'
Categoria | Sistemazione | Trattamento |
4 stelle | Palazzo Sitano 4* o equivalente | Prima colazione |
Prima colazione in hotel. Partenza alla volta di Monreale per la visita del Duomo di epoca normanna che custodisce il più grande ciclo musivo bizantino in oro zecchino al mondo. Pranzo libero. Proseguimento per Bagheria e visita di Villa Palagonia, superba ed eccentrica villa che, già nel Settecento, era considerata il «luogo più originale che esiste al mondo e famoso in tutta Europa». Nel pomeriggio, proseguimento per raggiungere Cefalù e visita della città con il pittoresco porticciolo, della splendida Cattedrale e delle molte emergenze architettoniche della cittadina. Visita del Museo Mandralisca, che raccoglie una insolita collezione di opere d’arte tra cui spicca una tela di Antonello da Messina. Cena in un ristorante tipico sul lungomare. Rientro in hotel e pernottamento.
MAPPA PUNTI DI INTERESSELa tradizione vuole che all'inizio del XII secolo il re Normanno Ruggero II d’Altavilla, sorpreso da una violenta tempesta di mare, facesse voto di erigere una chiesa in qualsiasi luogo sarebbe riuscito ad approdare. Sbarcato a Cefalù, nel 1131 cominciano i lavori di edificazione di una maestosa chiesa dedicata al SS. Salvatore che venne poi consacrata un secolo più tardi, nel 1267. Il progetto iniziale era talmente ambizioso che non si riuscì mai a completarlo coerentemente. L’edificio venne concepito secondo i canoni dell’architettura romanica nord-europea ma fu ultimato sotto l’influsso dell’architettura islamica e le necessità liturgiche bizantine. L’interno della basilica, inoltre, è ricco di opere artistiche di inestimabile valore, dal vastissimo ciclo musivo alle decorazioni in stucco dei maestri palermitani. L’importanza storica ed artistica di questo edificio è tale che nel 2015 è stato inserito nella lista dei 9 beni che costituiscono il Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale".
La Cattedrale di Santa Maria Nuova è senz'altro uno dei capolavori artistici più preziosi di tutta la regione. I lavori di edificazione partirono nel 1174 per volere del giovane re normanno Guglielmo II. Quest'ultimo, secondo la tradizione, si decise dopo che la vergine Maria gli apparve in sogno mentre si trovava a Monreale, svelandogli che al di sotto del carrubo sul quale si era addormentato era sepolto un prezioso tesoro. Svegliatosi, il sovrano fece cominciare gli scavi che riportarono in superficie un forziere pieno di monete d’oro, destinate successivamente alla costruzione del Duomo. Oltre alla magnifica facciata, con il suo portico a trifora, le sue imponenti torri ed i preziosi portali in bronzo, l’interno della cattedrale ospita un'impressionante decorazione musiva che si estende per oltre 6.000 metri quadrati, realizzata da squadre di mosaicisti bizantini a fine XII secolo. L’importanza storica ed artistica di questo edificio è tale che nel 2015 è stato inserito nella lista dei 9 beni che costituiscono il Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale".
Villa Palagonia è un celebre ed eccentrico edificio che sorge nel cuore di Bagheria, un comune a pochi chilometri da Palermo. Venne costruita ad inizio settecento per volere di Don Ferdinando Gravina e Crujllas principe di Palagonia (nel catanese), molto vicino al re di Spagna. La villa fu progettata da Tommaso Maria Napoli, ma divenne celebre per via dei lavori di completamento voluti dal discendente di Don Ferdinando, Francesco Ferdinando Gravina, e Alliata detto il Negromante; questo commissionò una serie di arredi interni ed esterni che valsero alla villa l’appellativo di Villa dei Mostri. Centinaia di statue in tufo d’Aspra rappresentanti figure antropomorfe, animali fantastici e immagini caricaturali sparse per tutto il giardino e ornamenti interni volutamente irregolari ed asimmetrici resero la villa celebre in tutta Europa, attirando l’attenzione e la curiosità dei più svariati personaggi dell’epoca. Tra tutti, Goethe rimase particolarmente colpito dalla bizzarria di questo edificio “[…] i cornicioni delle costruzioni minori sono sghembi, pendono a destra o a sinistra, così che il senso dell'orizzontale o del verticale, che insomma ci fa uomini ed è fondamento di ogni euritmia, riesce tormentato e torturato in noi […]” e ancora “I piedi delle sedie sono segati inegualmente, in modo che nessuno può prendere posto e, davanti all'entrata, il custode del palazzo invita i visitatori a non fidarsi delle sedie solide perché sotto i cuscini di velluto nascondono delle spine.”
Verso la fine del 1853 il barone di Mandralisca Enrico Pirajno, nobile dalla straordinaria cultura e dallo sconfinato amore per la sua gente, redige un testamento olografo per mezzo del quale, in assenza di eredi diretti, dona tutto il suo patrimonio culturale ad una fondazione culturale di Cefalù. Il patrimonio andava dalla vastissima biblioteca alla preziosa collezione artistica, che il barone intendeva destinare al progredimento culturale degli abitanti più poveri. Data l’arretratezza dell’istruzione pubblica siciliana, egli riteneva che gli ideali rivoluzionari che stavano pervadendo l’Italia sarebbero stati sterili se non accompagnati da una crescita culturale ed un rinnovamento della società. Oggi il museo, l’unico di tutta Cefalù, offre diverse collezioni che spaziano dalla Malacologia (lo studio dei molluschi) alla Numismatica; il culmine dell'eccellenza risiede nelle celebri opere di Antonello da Messina “Ritratto d’Uomo” e “Venditore di tonno”.
PALERMO
Categoria | Sistemazione | Trattamento |
4 stelle | Prima colazione |
Dopo la prima colazione in hotel, check-out e visita alla Cattedrale di Palermo e alla famosa Cappella Palatina all'interno del Palazzo dei Normanni. L'impianto musivo del XII secolo creato per Ruggero II è uno dei più celebri dell'arte bizantina. Tempo a disposizione e pranzo libero. Nel primo pomeriggio, trasferimento con pullman privato all'aeroporto.
MAPPA PUNTI DI INTERESSELa Cappella Palatina è una basilica situata all'interno del Palazzo dei Normanni dedicata, stando ad un documento dell'inizio del XII secolo, a San Pietro Apostolo. La Basilica rappresenta certamente l'esempio artistico più fulgido delle diverse influenze culturali e religiose che per secoli si susseguirono a Palermo: da colonia greca a provincia romana, dallo splendore bizantino alla cultura araba. La Cappella, infine, unisce le necessità liturgiche greche e latine proponendo una pianta di basilica con tre navate, tipica della cultura latina, con un presbiterio sovrastato da una cupola, tipico bizantino. << [...] Il tetto non si può certo saziare di guardarlo, e desta meraviglia a vederlo e sentirne parlare, essendo adornato di certi finissimi intagli variamente lavorati a forma di piccoli canestri, e rifulgendo d'oro da tutte le parti imita il cielo quando nell'aria serena risplende per il coro delle stelle [...]>>. (Omelia dell'arcivescovo di Taormina durante la cerimonia di inaugurazione della Cappella Palatina, il 29 giugno 1143.) L’importanza storica ed artistica di questo edificio è tale che nel 2015 è stato inserito nella lista dei 9 beni che costituiscono il Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale".
La Cattedrale metropolitana primaziale della Santa Vergine Maria Assunta venne edificata, al termine del XII secolo, per volontà dell’arcivescovo inglese di Palermo Gualtiero Offamilio (Walter Off the Mill). Venne costruita sulle rovine di una basilica del VI secolo che, durante l’occupazione saracena del IX secolo, venne convertita in moschea fino all’arrivo dei normanni ad inizio XI secolo. Già dal progetto originale, la cattedrale avrebbe dovuto essere una struttura grandiosa e divenire simbolo della città. Col passare dei secoli, si susseguirono numerose opere di restauro e modifica, in linea con le diverse correnti artistiche ed architettoniche che attraversarono Palermo. L’importanza storica ed artistica di questo edificio è tale che nel 2015 è stato inserito nella lista dei 9 beni che costituiscono il Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale".
DATE E PREZZI
Attenzione, leggere le note informative
- 1 PALERMO
- 2 PALERMO
- 3 MONREALE - BAGHERIA - CEFALU'
- 4 PALERMO
Date di partenza4 stelle | Quote da (valori espressi in euro per persona) | ||||
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Previous | Doppia |
Next | I prezzi sono indicativi, si prega di contattare l'agenzia di viaggio per verificarne l'aggiornamento e la disponibilità |
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LA TUA QUOTA COMPRENDE
LA QUOTA COMPRENDE
- le tasse di soggiorno previste nella città di Palermo
- 1 cena in ristorante locale a Palermo (incluso acqua, ¼ vino e caffè)
- 1 cena in ristorante locale a Cwfalù (incluso acqua, ¼ vino e caffè)
- trasferimenti in pullman privato come da programma
- accompagnamento culturale di uno storico dell’arte
- ingressi come da programma (incluse le aperture private e straordinarie dei Palazzi Alliata di Pietratagliata e Gangi di Valguarnera)
- noleggio radioguide (solo per gruppi minimo 15 pax)
LA QUOTA NON COMPRENDE
- spese a carattere personale, mance ed extra in genere
- quota di iscrizione pari a € 35 in caso di invio di zainetto, portadocumenti, guida e documenti di viaggio
- quota di iscrizione pari a € 15 in caso di semplice invio telematico dei documenti di viaggio
- eventuale assicurazione per rinuncia pari a € 17 per persona
- Tutto quanto non indicato alla voce «la quota comprende»
SPECIFICHE DEL TUO VIAGGIO
DETTAGLI
Lingua: Italiano
Trattamento: Come da programma
Mezzi di trasporto: Pullman
Paesi: Italia
Minimo passeggeri: 2
Categorie: 4 stelle
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