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Corea del Sud


Storia

La nascita della Corea viene fatta risalire al 2333 a.C, le prime tracce umane ritrovate nella penisola coreana risalgono al paleolitico superiore, circa mezzo milione di anni fa. Le tracce del più antico regno coreano, quello di Gojoseon, da cui prende forma l’antica leggenda del re Tan'gun, vengono fatte risalire al II millennio a.C.. Si tratta di un periodo caratterizzato da continui scontri ed invasioni da parte delle popolazioni limitrofe settentrionali  che si concluderà con la sconfitta di Gojoseon e lo stabilimento di quattro comandi provinciali da parte cinese (109-107 a.C.). Nel 313 d.C. la rivincita e la creazione di un nuovo regno, quello di Goguryeo (37 a.C. - 668 d.C.).

I primi secoli del I millennio d.C. videro il progressivo affermarsi di nuove formazioni sociali organizzate, Paekche (18 a.C. - 660 d.C.) e Silla (57 a.C. - 676 d.C.) nella parte meridionale della penisola. Furono questi gli anni della penetrazione del Buddismo nella penisola e della sua adozione quale religione ufficiale di Stato. I principi confuciani caratterizzarono presto le strutture gerarchiche degli Stati, a dimostrazione della forte influenza esercitata dalla cultura cinese sulla cultura coreana, che a sua volta trasferì queste conoscenze in Giappone. Il buddismo adottato a corte esercitò una notevole influenza sugli affari di Stato, l’arte e la spiritualità nazionale.

Nel 918 Wang Geon arrivò a proclamare la nascita di una nuova dinastia, che venne chiamata Goryeo (918-1392), ponendo la capitale nell’attuale Kaesông (a circa 70 km da Seoul in Corea del Nord) e costringendo qualche anno dopo alla resa l'ultimo re di Silla (936). Il nuovo re si dimostrò molto attento a non inimicarsi l’aristocrazia di Silla dando all’ex re di Silla la più alta carica del proprio Governo e sposando addirittura una donna della famiglia reale di Silla. Negli anni a seguenti non mancarono gli scontri con ribelli, eserciti cinesi e con i Mongoli, che invasero a più riprese Goryeo, costringendo la stessa corte a spostarsi da Kaesong  nell’isola di Gangwa (1232).

Nel 1389, con l’abbattimento della dinastia mongola in Cina e la nascita di quella Ming, il generale Yi Sông-gye, favorevole ai Ming, si rivolse contro la corte filo-mongola coreana, fondando una propria dinastia, il cui regno prese il nome di Chosôn (1392). La capitale venne spostata ad Hanyang (l’attuale Seoul) e il confucianesimo sostituì il buddismo.

Nuove e più pressanti minacce si sarebbero poi manifestate con l’invasione giapponese (1592-98), strenuamente contrastate dall'ammiraglio Yi Sun-shin, che sconfisse ripetutamente in scontri navali la flotta degli invasori (ricacciati anche via terra) e con quelle manciù (1627 e 1636), che impoverirono moltissimo il Paese. I sovrani che si succedettero in questo periodo cercarono di far riemergere la Corea dalla crisi economica in cui era precipitata dando priorità alle riforme economiche e sociali interne.

A livello internazionale, iniziò per la Corea un lungo periodo di isolamento che si concluse nel 1876, seguirono trattati di amicizia con gli Stati Uniti nel 1882 e nei due anni successivi con la Gran Bretagna, la Germania, l'Austria, la Russia, l'Italia e la Francia.

Nel 1895 il Giappone vinse una prima schermaglia contro la Cina e nel 1905 contro la Russia. Con l'eliminazione dei suoi principali rivali, il Giappone ebbe così modo di attuare i suoi progetti di colonizzazione della penisola, senza che le grandi potenze coloniali di allora, facesse alcun tentativo per scoraggiare le ambizioni giapponesi. Nel 1905 fu firmato un trattato di protettorato che concedeva i diritti diplomatici della Corea al Giappone e autorizzava un governatore generale giapponese a stabilirsi a Seul. Il trattato di annessione fu firmato il 22 agosto 1910 e durerà sino al 15 agosto 1945, data che segna la fine del II conflitto mondiale e la sconfitta giapponese. Il Giappone governò il paese con metodi polizieschi, costringendo all’esilio molti patrioti coreani, applicando una censura e vietando la pubblicazione di giornali e periodici in coreano.

La Corea veniva divisa in due aree di occupazione – russa e americana – Nord e Sud.

Il 10 maggio 1948 si tennero, sotto la supervisione delle Nazioni Unite, in Corea del Sud le elezioni. Il 12 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riconosceva il governo della Repubblica di Corea. Nella Corea del Nord invece c’era un regime comunista guidato da Kim Il-sung che, il 9 settembre del 1948, proclamava la nascita della Repubblica Popolare di Corea, fissando a Pyongyang la propria capitale.

Il 25 giugno 1950, la Corea diveniva il terreno di scontro fra truppe delle Nazioni Unite, guidate dagli americani, a sostegno della Repubblica di Corea da un parte e truppe cinesi intervenute a sostegno della Repubblica Popolare di Corea, dall’altra. La guerra terminò  il 27 luglio del 1953. Ad aprile del 1960 terminò il regime autoritario di Syngman Rhee. Il nuovo Governo durò fino al maggio del 1961 rovesciato da un colpo di Stato del generale Park Chung Hee assasinato nell’ottobre del 1979. Nuovo governo nel 1980 e nuove elezioni  nel giugno del 1987che elessero Roh Tae Woo presidente della Repubblica.

Nel dicembre del 1997 ci fu l’elezione del Presidente Kim Dae Jung  in carica fino al febbraio 2003, che sarà per sempre ricordato per lo storico incontro con il leader nord-coreano Kim Jong-Il, avvenuto nel corso della sua visita a Pyongyang il 13-15 giugno 2000 (valendogli il premio Nobel per la pace nel dicembre del 2000) che avviò la politica di riavvicinamento tra le due Coree, ancora oggi strenuamente perseguita dall’attuale Amministrazione, quella del Presidente Roh Moo-hyun, che è stato eletto il 19 dicembre 2002.