Colombia, terra del Realismo Magico.
Perditi nei tesori metropolitani che la vivace capitale Bogotá, la rinata Medellín e la perla caraibica Cartagena de Indias custodiscono per il viaggiatore capace di lasciarsi sorprendere.
Nei luoghi che ispirarono il mondo immaginario dello scrittore García Márquez, magia e realtà si confondono a partire dall’esuberante natura e dalle città che sembrano nate per incantare i viaggiatori.Scopriamo Cartagena de Indias, Medellín e Bogotà.
Cosa vedere a Cartagena, “la ciudad Heroica” perla del Mar dei Caraibi.
Definita "la ciudad Heroica" dopo che la sua gente resistette coraggiosamente a molti attacchi dal mare, questa incantevole città caraibica si rifiuta di lasciare andare il suo passato. Incorniciata da una scenografica baia, Cartagena de Indias vanta uno dei centri coloniali meglio conservati del Sudamerica. Il fascino della sua architettura d’epoca e il suo clima di perenne estate le donano un’atmosfera vivace e al contempo rilassata.
La storia della Perla del caribe colombiano è custodita all'interno delle lunghe e possenti mura difensive, nell’imponente Castillo de San Felipe de Barajas, nei palazzi e nella musica che ne riempie le vie acciottolate. È tra gli edifici color pastello, dove sbocciano profumate bouganville, che che ti invitiamo a camminare senza fretta perchè anche tu possa coglierne a pieno la stessa bellezza che ha ispirato la penna creativa del premio Nobel per la Letteratura Gabriel García Márquez. Continua la visita senza tralasciare la Cattedrale dall’iconico campanile, il Palazzo Municipale e Plaza de los Coches dove un tempo si svolgeva il mercato degli schiavi. Attraversa, poi, la famosa porta sotto la Torre del Reloj per ritrovarti nel vivace clima giovanile dello storico quartiere Getsemaní, tra murales e graffiti per bere un drink.
Per coloro che abbiano voglia di unire ad una visita storico-culturale anche momenti di relax, Cartagena è una la base ideale per salpare verso le vicine Barú, Tierra Bomba e Múcura, isole paradisiache in cui crogiolarsi al sole o fare snorkeling.
I must di Medellín, la vibrante “città dell’eterna primavera”.
La Medellín di oggi non può essere nemmeno lontanamente paragonata a quella che è stata in passato. Pur essendo storicamente legata alla figura di Escobar, dal 2002 in poi la città ha iniziato a cambiare e i segni di questa rinascita sono tangibili ovunque. Dai moderni sistemi di trasporto come metro o cabinovie alle piazze che, in totale decadenza negli anni ’80, oggi accolgono splendide sculture di Botero fino ai moltissimi parchi, biblioteche, musei e spazi pubblici dove si svolgono numerosi eventi culturali.
Già eletta nel 2013 comeuna delle metropoli più innovative del mondo da Citigroup, Wall Street Journal e Urban Land Institute, Medellín a ritmo sostenuto si sta trasformando non solo nella forma (più moderna e green), ma anche nella sostanza prendendo le distanze da un passato scomodo che oggi non le appartiene più come dimostra la visita alla Comuna 13. La favela, arroccata sopra la stazione della metropolitana San Javier, considerata tra le zone più pericolose al mondo tra gli anni ’80 e ’90 a causa del “Cartello”, negli anni è rinata grazie ad azioni governative e all’impegno dei suoi abitanti. Le scuole, la cabinovia, le scale mobili, i centri culturali gratuiti per la comunità sono stati tutti strumenti volti nel tempo a ridurre povertà e violenza. Murales e graffiti hanno dato voce e forma alla libertà d’espressione e alla volontà di riscatto agli occhi del mondo.
Se vi state chiedendo come mai Medellín venga definita oggi “città dell’eterna primavera”, la risposta è semplice: oltre alle persone incredibilmente amichevoli e al suo momento di rinascita, il clima è perennemente mite. I fiori, coltivati e raccolti in tutta la valle dove sorge l’agglomerato urbano, sono diventati il suo simbolo indiscusso. Numerosi i viaggiatori che accorrono da tutto il mondo per assistere alla Fiera de las Flores, festival che riporta in auge la tradizione “paisa” della vendita dei fiori nei paesi circostanti ad opera dei silleteros (contadini e floricoltori). Oggi la manifestazione rievoca questa tradizione dei primi ‘900 con un’esplosione di gioia e colori dove sfilate, eventi e concerti coinvolgono tutta la città e molti moderni silleteros dei paesi limitrofi, durante la prima settimana di agosto.
Quello che non puoi perdere a Bogotà, la vivace e artistica capitale
Punto di convergenza per le persone provenienti da tutto il paese, Bogotà è la capitale della Colombia e la sua metropoli più grande. Un centro moderno e dalla grande multiculturalità, vivace, pronto a non smettere di stupire investendo in cultura e innovazione dove storia e modernità si fondono sapientemente a quasi 2600 mt slm.
Una visita della città non può che iniziare dal suo cuore, il quartiere de La Candelaria. Impossibile non immortalare i contrasti del trascorso coloniale che qui si mescola, a distanza di pochi metri, allearchitetture avanguardiste di alti palazzi di vetro. La capitale è l'unione di tutto il meglio della Colombiain quanto qui tutte le culture di tutte le regioni del paese trovano un posto.
Dalla celebre Plaza Bolivar, passando per la Capilla del Sagrario e il Capitolio. Due musei in particolare meritano la visita per le straordinarie ricchezze che custodiscono: il Museo Botero con le opere dell’omonimo artista a cui si aggiungono anche Picasso, De Chirico e noti esponenti delle correnti impressionista e futurista da vedere gratuitamente; classico e senza tempo il Museo del Oro de Colombia con una collezione di circa 34 mila pezzi in oro, la più importante del mondo nel suo genere.
L’Urban Art della capitale è lo spazio rivoluzionario firmato dai più giovani e che sta destando sempre più curiosità tra i viaggiatori. Nel cuore della Candelaria ma anche in zone più periferiche della città, anno dopo anno la street art si sta arricchendo di nuovi codici linguistici ed estetici che assumono nei graffiti e nei murales originali forme di espressione con una grammatica creativa ricca di significati.
Se a Bogotà non mancano i luoghi dedicati alla storia, alla memoria, all’arte e alla cultura, sono presenti anche importanti mete di culto come il Santuario di Nostra Signora di Monserrate, raggiungibile in funivia o a piedi. Un centro aperto a tutti, non solo per chi in questo santuario ricercherà un contatto con la propria fede, ma anche per chi vorrà godersi semplicemente lo splendido panorama su Bogotà.
Da qui il viaggio potrebbe proseguire verso altre mete davvero sorprendenti come la laguna di Guatavita, attorno alla quale è nato il mito dell’ El Eldorado,oppure la visita della grandiosa opera ingegneristica de laCatedral de Sal de Zipaquirá, uno dei santuari cattolici più celebri del Paese.
Se sceglierai di viaggiare in Colombia, attraverserai un paese ricco di storia e cultura, una natura lussureggiante fatta di paesaggi tutti diversi fra loro, colori, animali, fiori e chicchi di caffè. Scoprila attraverso lo sguardo aperto della sua gente, il loro sorriso e quello che si aprirà in te e ti accorgerai presto che l’unico rischio che correrai sarà quello di non voler più andare via.
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