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Guida pratica alla millenaria tradizione del bagno termale in Giappone.

Origini e galateo di una cultura incentrata su onsen e sento.

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Il viaggio è diventato sempre più un momento di consapevolezza per incontrare storia e tradizioni di culture lontane.
Chi visita il Sol Levante non può che rimanere stupito dall’equilibrio con cui i ritmi frenetici dettati dalla vita moderna e dalla tecnologia possano coesistere con l’armonia che si respira all’ombra di templi e giardini emblema di quella semplicità che tanto affascina dell’Oriente.
In una terra dall’anima “vulcanica”, una tra le esperienze che meglio permettono di calarsi nello stile di vita locale è quella del bagno termale.

Onsen e sento: le differenze di un rito che unisce generazioni
La pratica della pulizia del corpo affonda culturalmente le proprie radici nell’importanza della purezza per scintoismo e buddismo, da sempre connessa a ritualità collegate all’acqua per mantenerla.
La tradizione dell’onsen, consolidatasi nel lungo medioevo nipponico, si caratterizza per l’acqua calda proveniente da sorgenti geotermiche e particolarmente ricca di minerali quali ferro, zolfo e sodio dalle numerose proprietà benefiche e terapeutiche. I giapponesi sono disposti a fare lunghi viaggi per immergersi in una fonte d'acqua specifica che si differenzia dalle altre per composizione e proprietà.
È importante non confondere gli onsen con i sento, bagni termali pubblici che utilizzano acqua normale priva di particolari proprietà benefiche. Luoghi simbolo per l’interazione e la socializzazione, vantano anche loro una lunga storia e sono presenti in ogni quartiere, frequentati con regolarità dalle famiglie locali.
Sono oltre 3.000 le strutture termali presenti sul territorio giapponese e si dividono in notenburo e  rotenburo a seconda della presenza o meno di vasche all’aperto, spesso in contesti scenografici estremamente suggestivi.

Cosa aspettarsi e le buone maniere da seguire
I tatuaggi sono vietati nella maggior parte delle stazioni termali, ma sono per lo più ammessi nei bagni termali pubblici. Ecco perché a coloro che ne hanno di molto grandi da non poter essere coperti, e per chi non si sente a proprio agio nell’immergersi completamente nudi, suggeriamo di valutare l’alternativa di cercare bagni charter privati, chiamati kashikiri. Altra possibilità in cui avere anche un assaggio della squisita ospitalità nipponica più tradizionale, sono i ryokan, le locande simbolo del paese originarie del periodo Nara. Qui i pavimenti, rivestiti da tatami, sono privi di letti, e la sera per il riposo notturno vengono distesi dei futon dalla Nakai-san incaricata di provvedere alle esigenze dell’ospite durante il suo soggiorno. L’arredo è all’insegna dell’essenzialità e su bassi tavolini vengono serviti i pasti. Alcuni dispongono di camere dotate di vasche private per i bagni caldi. Questo tipo di strutture in genere ha un prezzo più alto, ma può valere la pena di investire in un'esperienza culturale giapponese più completa.

Dagli onsen vicini alla capitale a quelli delle poco conosciute isole Kyushu e Hokkaido
Per una pausa relax immersi dalla natura fuori dalla città di Tokyo l’indirizzo da segnare è quello della località montana di Hakone ai piedi del monte Fuji.
Nel Kyushu, all’estremo sud del paese, si trovano alcune delle cittadine termali più frequentate dai giapponesi: a Beppu, nove varietà di acque termali ribollono sotto la città dando origine ai suoi celebri quadri infernali jigoku ognuno con un colore diverso. La stazione termale di Ibusuki è, invece, famosa per i benefeici dei suoi “bagni” sotto la sabbia bollente.
Hokkaido, la prefettura più a nord del Giappone, è terra di montagne, laghi e soprattutto vulcani. Conosciuti per la bellezza del contesto naturalistico in cui risiedono i centri termali di Toyak, Akanko, Sunayu e Kawayu. Avvolta dai vapori e cinta da paesaggi naturali rigogliosi è la cittadina di Noboribetsu, cuore di impressionanti valli “infernali” a cielo aperto. Ad Hakodate durante il periodo invernale a riscaldarsi nell’acque riscaldate anche dei simpatici macachi.
Se poi siete appassionati di animazione giapponese non potrete mancare di rilassarvi a Dogo Onsen, una complessa struttura in legno a più piani risalente al 1894 nella città di Matsuyama, che pare aver ispirato con la sua architettura i disegni firmati dal celebre Hayao Miyazaki nelle terme della sua "La Città Incantata".


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