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VIAGGIO IN COSTA RICA SE...

Una selezione di esperienze imperdibili dal Caribe al Pacifico tra natura, avventura e tradizioni dei Ticos .

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Un paese che attrae con i suoi scenari da cartolina sospesi tra due oceani, custode di quella ricetta per la felicità che qui è sinonimo di "¡Pura vida!", molto più di un intercalare per ringraziare, salutare o dire com’è andata la giornata, ma un vero e proprio modo di approcciare l’esistenza.

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L’aspetto che prima di tutti caratterizza la Costa Rica è senza dubbio la sua variegata e incontaminata natura che rende questo paese un vero e proprio paradiso terrestre. Nonostante la sua ridotta superficie la Costa Rica possiede infatti il 5% della biodiversità mondiale presentandosi come un’oasi naturale di oltre mezzo milione di specie viventi che, grazie ai 26 parchi nazionali e alle oltre 160 aree protette che occupano più di un quarto del territorio, offre a chi la visita la possibilità di godere di un ventaglio di flora e fauna irripetibile altrove. Bradipi appesi agli alberi, farfalle dai mille colori, tucani, pappagalli, iguane giganti, minuscole rane dagli occhi rossi o dal corpo verde e trasparente, scimmie urlatrici e scimmie cappuccine, caimani: sono solo alcuni dei probabili incontri che si possono fare addentrandosi nella fitta vegetazione dei parchi, aiutati dall’occhio esperto delle guide locali.

Tra i parchi nazionali uno dei più belli e visitati è il Tortuguero, un’Amazzonia in miniatura nel nord-est del Paese dove una foresta pluviale di 45mila ettari con 35 specie diverse di piante per ettaro è solcata da stretti canali; percorrerli con piccole imbarcazioni permette di immergersi completamente tra i suoni e i colori di una natura esuberante. Ciò che però rende davvero unica questa riserva e che le dona la fama che merita è la possibilità di assistere, da giugno ad ottobre, all’indimenticabile spettacolo della deposizione delle uova sulla spiaggia da parte delle tartarughe marine verdi.

La meraviglia e lo stupore contraddistinguono anche le riserve minori come il Parco nazionale Manuel Antonio, il più piccolo del Costa Rica ma uno dei più frequentati dove avvistare gli animali tipici del posto è più frequente oppure il Sarapiqui, una delle zone più verdeggianti del Paese dove i macaco sono di casa tra piantagioni di frutti esotici come banane e ananas e coltivazioni di caffè.

VUOI TROVARE IL POSTO GIUSTO PER SODDISFARE IL TUO BISOGNO DI ADRENALINA

La Costa Rica è un vero paradiso per gli amanti dell’avventura. L’incredibile varietà di paesaggi offre infatti l’opportunità di svolgere numerose attività sportive da quelle più tranquille, come il birdwatching e lo snorkeling, a quelle più adrenaliniche come il rafting.

I molteplici corsi e salti d’acqua presenti sul territorio permettono ad esempio sport acquatici come la discesa in doppia cordata delle cascate a El Ramaso, nella Penisola di Osa, le discese in rafting dei torrenti, il kayak o stand up paddle (SUP) sul lago Arenal, un bacino artificiale ai piedi dell’omonimo vulcano perfetto anche per praticare windsurf.

Proprio a pochi chilometri di distanza da questo vulcano ha sede il Mistico Arenal Hanging Bridges Park dove è possibile regalarsi un’esperienza unica percorrendo sei ponti sospesi ad altezze diverse completamente immersi nella natura e con il canopy tour sperimentare la zip-line lanciandosi da un albero all’altro della foresta attraverso un percorso di cavi di acciaio. Per provare l’ebbrezza di rimanere in aria ad altezze dal suolo che variano dai 20 ai 230 metri bisogna raggiungere il punto di partenza del tour "Sky adventures", ovvero una terrazza naturale nel punto più alto della Riserva del vulcano Arenal, meta anche dagli appassionati di trekking. Il tree climbing è praticabile anche nelle altre riserve, come nel Parque Nacional Manuel Antonio, e ha tra le sue varianti più eccitanti quella chiamata "monkey" che prevede l’arrivo della discesa all’interno di una cascata d’acqua o in un fiume.

Se la foresta offre infinite possibilità di fare trekking e di immergersi completamente nella natura anche soggiornando in sistemazioni più avventurose come i bungalow tendati a Pozo Azul, il mare, soprattutto sulle spiagge caraibiche dove le onde sono sempre presenti, è il posto ideale per i surfisti. Il mar dei Caraibi, soprattutto a sud di Limon, e l’Oceano Pacifico, in particolare la Penisola di Nicoya, sono inoltre dei veri e propri paradisi per chi ama fare immersioni e snorkeling; tra i posti più interessanti c’è il Parco Nazionale di Cahuita, dove si trova la più grande barriera corallina della Costa Rica e le Playas Samara e Carillo.

Data l’immensa varietà di fauna presente nel Paese, anche per gli amanti del birdwatching e gli amanti di rettili le occasioni non mancano: sono numerosi i tour che permettono avvistamenti, anche notturni, organizzati all’interno della foresta, come quelli della Selva Verde Lodge e tanti i paradisi in cui perdersi come l’isolotto deserto Isla Chora raggiungibile, tra l’altro, anche in kayak.

Non mancano infine, in località come Papagayo sempre più frequentate dai viaggiatori, offerte di altre attività organizzate come escursioni a cavallo e a piedi sulle spiagge caraibiche, sub e pesca subacquea.

HAI BISOGNO DI UNA PAUSA BENESSERE PER RICARICARTI DI ENERGIA

Per chi ad una vacanza più avventurosa ne preferisce una più rilassante ma senza rinunciare a godere delle bellezze del posto, in Costa Rica sono presenti molte strutture immerse nella natura in grado di offrire trattamenti di lusso all’insegna del più completo relax. Il Pachira Lodge, ad esempio, è un lussureggiante hotel all-inclusive che offre camere in stile bungalow immersi nella vegetazione rigogliosa del Tortuguero, dotato di un piccolo ma curato centro benessere dove concedersi trattamenti con oli essenziali prodotti da piante coltivate biologicamente.

Nella cittadina coloniale di La Fortuna, ai piedi del vulcano Arenal, molte strutture, come Tabacon Grand Spa Thermal Resort, offrono trattamenti termali sfruttando le sorgenti riscaldate dal vulcano come saune, piscine e bagni di fanghi di argilla vulcanica.

L’idea di relax in Costa Rica resta tuttavia associata alle sue bellissime spiagge caraibiche: una delle più celebri è quella di Tamarindo, nella penisola di Guanacaste, dove si può soggiornare in hotel a ridosso della jungla che si affacciano sull’oceano. Nacascolo, Virador, Iguanita e Panamà sono alcune delle spiagge del golfo di Papagayo di riferimento per chi cerca lusso e benessere.

Ma per trovare la vera atmosfera rilassata occorre raggiungere le spiagge non ancora troppo battute dal turismo come la Playa Samara e la Playa Carillo nella Penisola di Nigoya, che con la loro sabbia bianca e le palme da cocco che fanno da cornice sono il luogo ideale per godere in tranquillità della meraviglia di queste baie.

VUOI GUSTARE IL VERO SAPORE DI UN LUOGO

Un altro buon motivo per andare in Costa Rica (e l’aggettivo "buon" in questo caso non può essere più azzeccato) è per scoprire i segreti di quello che è considerato quasi universalmente uno dei miglior caffè del mondo. Importato in Costa Rica alla fine del XVIII secolo, il "chicco d’oro", come viene chiamato oggi, è diventato la fortuna del Paese fin dalla metà dell’800 quando l’idea di esportarlo direttamente a Londra anziché verso il Cile, come si era usato fare fino a quel momento, diede l’inizio ad un sempre più importante commercio che portò ricchezza e sviluppo e fece diventare in breve tempo la Costa Rica il più grande produttore di caffè del Centro America.

La curiosità di conoscere ciò che rende particolare il chicco d’oro della Costa Rica sta attirando negli anni sempre più viaggiatori che, attraverso numerosi tour dedicati, apprendono le fasi della coltivazione, della raccolta e della lavorazione oltre ad assaporarne il gusto. Se le pause caffè a cui siamo abituati sono sempre più spesso rapide e frenetiche, qui i tempi lenti della procedura tradizionale della sua preparazione obbligano a rispettare il valore della bevanda e ad assaporarne appieno l’aroma. In Costa Rica infatti il caffè si prepara con una tecnica particolarissima ovvero con il "chorreador", uno strumento costituito da un panno sostenuto da una struttura in legno attraverso il quale viene filtrato lentamente il caffè rilasciando nell’aria un profumo inconfondibile che nulla ha a che vedere con gli aromi dei nostri bar. Servito in un bicchiere alto solitamente con l’aggiunta di latte, il caffè chorreado forte si prende a colazione ma diventa occasione per una pausa in qualsiasi altro momento della giornata: almeno in questo la Costa Rica ci assomiglia molto!

A colazione il caffè accompagna il gallo pinto, piatto tradizionale a base di riso, fagioli e l’immancabile coriandolo! Mentre le oltre 150 varietà di frutta presenti nel paese, tra le quali mora, mamones, cas, banana, zapote, mango, guayaba, grandilla, tamarindo o i guanaba, saranno protagoniste di deliziose merende accompagnate da acqua di cocco! Il platano è, invece, l’ingrediente principale dei patacones, composti da pezzi di banana appiattiti e fritti. Numerosi i ristoranti, soprattutto nelle città più grandi, che stanno nascendo, cercando di rivisitare i piatti tradizionali in chiave più contemporanea.

E se i percorsi per conoscere i segreti del caffè costaricense non bastassero agli appassionati di food per i più golosi non mancheranno le possibilità per scoprire anche le fasi della trasformazione del cioccolato, mentre i più curiosi non potranno che rimanere affascinati dai momenti più importanti della crescita e della raccolta dei cuori di palma, seguiti da un delizioso pranzo gourmet.

TI INCURIOSISCONO I MISTERI ARCHEOLOGICI

Per gli appassionati di archeologia la Costa Rica sta diventando un luogo sempre più interessante e richiesto dagli appassionati di storia di nicchia, affascinati dalle più recenti scoperte di resti di popolazioni precolombiane. Conosciuto per lo più per la sua storia successiva alla colonizzazione spagnola, il paese si è infatti rivelato negli ultimi tempi estremamente interessante per i numerosi ritrovamenti che testimoniano la presenza di popolazioni in queste terre fin dall’era preistorica.

La più importante area archeologica del Paese è senz’altro il monumento Nacional Guayabo che, con un’estensione di 218 ettari, raccoglie resti di civiltà vissute a cavallo dell’anno zero che molto dicono in merito allo sviluppo organizzativo e culturale di civiltà. Qui i ritrovamenti riportati alla luce come le larghe strade di pietra, le cisterne, i sistemi di canalizzazione delle acque e i petroglifi con rappresentazioni zoomorfe e antropomorfe sono circondati dalla vegetazione esuberante della foresta pluviale che rende ancora più misterioso questo luogo di irrisolti dilemmi tra le diverse popolazioni precolombiane.

Tra gli altri siti archeologici da non perdere è il complesso de La Montana nella regione di Turrialba, con i suoi resti di ceramica risalenti al 1500 a.C., e le località presenti sulle rive del lago Arenal, dove antichi sentieri sui bordi del bacino hanno restituito numerose testimonianze di civiltà anche molto antiche risalenti addirittura a 10000 anni fa, e sulla penisola di Nacoya.


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