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ANNIVERSARIO SPAZIALE PER LO SBARCO DELL’UOMO SULLA LUNA NEGLI STATES

Le tappe più significative dove rivivere la sfida di viaggio oltre le stelle.

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Sono passati cinquant'anni dalla celebre impresa tecnologica dalle profonde implicazioni politiche che il 20 luglio 1969 ha catapultato novecento milioni di persone a 384mila chilometri sopra le loro teste. Il superamento di un traguardo che fino ad allora aveva i confini dell'immaginazione e che oggi rappresenta la più emblematica realizzazione del mito del sogno americano.

In viaggio per arrivare nei luoghi più rappresentativi del percorso che ha portato al compimento dell'allunaggio, scoprendo anche quelli che stanno segnando il futuro dell'astrofisica contemporanea.

LA FLORIDA PUNTO DI PARTENZA DELLA MISSIONE APOLLO 11
L'epopea spaziale ha inizio a Cape Canaveral, promontorio della costa occidentale presso cui sorge il John Kennedy Space Center, scelto come sede privilegiata dei lanci NASA grazie alla prossimità con l'Equatore per sfruttare la spinta centrifuga dovuta al moto di rotazione del pianeta. Più di un milione di persone si radunarono nei suoi dintorni la mattina del 16 luglio per assistere all'epica partenza dell'Apollo 11, che ci avrebbe messo circa tre giorni prima di toccare la superficie lunare.
Intense le parole di Oriana Fallaci, all'epoca inviata in loco per l'«Europeo», che descrisse il razzo come un abbagliante monumento alto quanto un grattacielo di trentasei piani: "Visto da lontano sembrava proprio una stella caduta sulla Terra: è difficile restare freddi dinanzi a cose del genere. Come sarà difficile restare freddi al momento in cui il razzo partirà".
La visita del centro è per chiunque un'esperienza entusiasmante che ripercorre le tappe salienti dell'esplorazione dell'universo attraverso mostre, cimeli della storia spaziale, proiezioni e adrenalinici simulatori. Se il cuore del parco è l'Atlantis Shuttle Exhibit, tra i must da non perdere sono da segnalare il Rocket Garden, Astronaut Hall of Fame e il toccante Astronaut Memorial. Controllando il calendario dei lanci è possibile addirittura assistere a questi eventi spettacolari oppure scegliere esperienze specifiche come l'incontro o il pranzo con un vero astronauta!
Tutto intorno il selvaggio Merritt Island National Wildlife Refuge, una delle aree meno edificate di tutta la Florida in cui ammirare la splendida natura della "Space Coast" che vanta numerose specie di uccelli, tartarughe marine, cinghiali e alligatori.

HUNTSVILLE, "THE ROCKET CITY"
Avanguardistico centro per gli sviluppi dell'ingegneria spaziale fin dal secondo dopoguerra , la città si distingue come una delle grandi protagoniste nelle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del primo atterraggio lunare in un 2019 che coincide anche con le celebrazioni per il duecentesimo anno di istituzione dello stato dell'Alabama. Sede del Marshall Space Flight Center, dove gli scienziati lavorarono alla realizzazione delle tecnologie per l'Apollo, ospita l'US Space and Rocket Center, il più grande museo del mondo a tema spaziale affiliato dello Smithsonian Institute. Esibizioni, dibattiti e appuntamenti a tema animeranno tutto l'anno il centro che, proprio pochi giorni fa, all'ora esatta del decollo del 1969, ha visto lanciare in volo simultaneamente da un gruppo di appassionati cinquemila mini razzi stabilendo un nuovo Guinness dei primati.

LA TUTA DI ARMSTRONG SMITHSONIAN'S NATIONAL AIR AND SPACE MUSEUM
"Commemorare, educare e ispirare", questa la missione dell'imponente polo museale di Washington che attraverso due edifici in stile hangar accompagna il visitatore alla scoperta della storia dell'aviazione, dell'esplorazione della volta celeste e della scienza planetaria. Un progetto divulgativo di ampio respiro grazie anche all'intenso programma di attività didattiche e lezioni tematiche. Progettato dallo studio di architettura americano HOK e aperto al pubblico nel 1976, il complesso ha ricevuto un finanziamento di oltre 650 milioni di dollari per lavori di rinnovamento.
Ad oggi nell'ariosa sala di ingresso è visitabile l'incredibile collezione di "Milestones of Flight" del museo che include l'aereo "Spirit of St. Louis" con cui Charles Lindbergh attraversò per la prima volta l'Atlantico, la Bell X-1, con cui Chuck Yeager ha superato la barriera del suono e l'X-15 nordamericano, l'aereo più veloce che abbia mai attraversato i cieli.
La data del 20 luglio 1969 è stata celebrata con un'ampia serie di attività educative e commemorative culminate con l'esposizione della tuta spaziale con la quale Armstrong compì 46 anni fa il suo celebre 'piccolo passo per l'uomo ma grande passo per l'umanità' sulla superficie lunare. Un cimelio simbolo della conquista dello spazio che ha richiesto l'intervento dei conservatori del museo oltre che per stabilizzare il degrado della tuta, senza rimuovere i resti di polvere lunare incorporati nel tessuto esterno, anche per fornire ambiente stabile per la sua esposizione. Per realizzare tutto questo lo Smithsonian ha indetto una campagna di crowdfunding a cui hanno partecipato più di novemila persone in tutto il mondo.

IL JOHNSON SPACE CENTER PUNTO DI PARTENZA ALLA CONQUISTA DELLO SPAZIO
Texano, invece, il centro di controllo delle missioni Apollo che ha sede nella città di Huston. Proprio in occasione delle celebrazioni del 20 luglio è stata aperta al grande pubblico la vera sala, tante volte ricreata sui set cinematografici, da cui il team della Nasa ha pianificato e portato a termine il primo sbarco sulla luna e che le è valso l'iscrizione nel Registro nazionale dei luoghi storici dal 1985.
Un lavoro di recupero meticoloso per rendere di nuovo funzionanti le consolle e ripristinare l'atmosfera originale dello spazio con gli oggetti usati allora come cartellone, matite, manuali di volo, lattine di coca cola e tazze di caffè. Alcune copie di oggetti non più presenti al Centro spaziale sono state rintracciate e acquistate da privati su Ebay, e quelli ormai impossibili da rintracciare sono stati ricostruiti ex novo, ma comunque identici agli originali.

IN IDAHO COME SULLA LUNA AL CRATERS OF THE MOON
Un aspro paesaggio vulcanico incastonato ai piedi della catena montuosa Pioneer Mountain Range che, con i suoi 1.600 chilometri quadrati, rappresenta il più grande campo di lava di basalto degli Stati Uniti scaturito dal Great Rif. Un ambiente di rocce frastagliate e profonde spaccature nella terra, così inospitale ed estremo da risultare perfetto per far addestrare gli astronauti dell'Apollo a ciò che avrebbero potuto affrontare durante l'allunaggio, preparandoli anche a come descrivere la geologia della superficie lunare. Il limite di peso dei materiali che avrebbero potuto essere riportati sulla Terra rendeva necessario che, pur essendo piloti, sapessero riconoscere i campioni più significativi da trasportare per gli studi scientifici al loro ritorno.
Craters continua ad essere ancora oggi una capitale dell'astronautica mondiale nel selvaggio West, grazie alle ricerche multi-disciplinari attraverso i robot da parte della Nasa lungo i suoi 25 coni vulcanici e 60 colate laviche solidificate, con un'età compresa tra i 15 mila e i 2000 anni, tra cui Kings Bowl, un'apertura che porta direttamente al centro della Terra.
Inoltre, l'assenza di inquinamento luminoso dell'Idaho, ha valso allo stato il titolo di "Miglior cielo d'America" rendendolo una meta magica per gli appassionati di astroturismo.


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