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ESSAOUIRA, LA PERLA DELL’OCEANO ATLANTICO

La città degli alisei che travolge i sensi del viaggiatore in un vortice di colori, sapori e profumi...

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Tra le mete incantevoli del Marocco non può mancare una tappa a Essaouira, conosciuta anche come la "città bianca" per il candido colore della calce utilizzata nei suoi pittoreschi edifici racchiusi entro possenti mura.

Oggi animata località adagiata sulle rive dell’Oceano Atlantico, fu battezzata dai colonizzatori portoghesi con il nome di Mogador, letteralmente "piccola fortezza", proprio per la sua inconfondibile architettura. Essaouira si affermò nel passato come il più importante porto del Nord Africa sulla via dei traffici di oro, sale, avorio e piume di struzzo tra Timbuctu e l'Europa.

Fortificata nella metà del XVIII secolo, conserva tutt'ora intatta la bellezza della sua struttura tardo medievale concepita dall'urbanista francese Théodore Cornut, già progettista del centro portuale bretone di Saint-Malo, per volere del sultano Sidi Mohammer ben Abdallah.

Gli imponenti bastioni color sabbia che si affacciano su una costa frastagliata, costantemente battuta dal vento e dalle onde oceaniche, sono attraversati da maestose porte monumentali, esempio tanto della mano artistica dell’uomo quanto della sua abilità difensiva. Le mura merlate, da cui sbucano grandi cannoni puntati verso l’oceano, risalenti al periodo spagnolo, presentano anche massicce torri fortificate da cui poter godere di un panorama mozzafiato.

Le suggestive viuzze della Medina patrimonio dell’umanità UNESCO e i souk che circondano la Torre dell’Orologio, travolgono i sensi del viaggiatore in un vortice di colori, sapori e profumi spingendolo a perdersi tra palazzi dal fascino immutabile, botteghe, laboratori artigianali, negozi di souvenirs e piccole gallerie. I tappeti esposti negli stretti passaggi ed i vari tessuti danno quasi la sensazione di poter assorbire i suoni dei vicoli affollati trasmettendo una sensazione di pace e di tranquillità.

Merita la visita anche la piazza principale, Place Moulay Hassan, un ampio spazio pedonale affacciato sull’oceano che brulica di gente a tutte le ore del giorno e della sera. Una comunità viva, dove musulmani, ebrei e cristiani convivono in completa armonia, che si distingue come crogiolo non solo di religioni ma anche di culture costituito da arabi chiadma a nord, berberi haha a sud, gnaoua africani e numerosi europei qui stabilitisi conquistati dal suo esotismo.

Per esplorarla potrai decidere se fermarti ai tavolini dei locali che si affacciano sulla piazza, ascoltare artisti di strada o semplicemente passeggiare respirando la brezza del vento che conduce verso il suggestivo porto, caratterizzato da suoi maestosi bastioni, sempre affollato di barche azzurre, pescatori, gatti e gabbiani che sorvegliano instancabilmente i moli. La Porta della Marina lo collega al resto della città.

Uno degli scorci più fotografati, però, è quello che si ammira dalla Sqala du Port, bastione che cinge la città costruito per proteggerla dagli attacchi via mare, che si apre una finestra a forma di occhio anticipandone al viaggiatore tutto il suo fascino, permettendogli quasi di spiarla prima di viverla.

Dalla Sqala, passeggiando lungo le mura, oltre a vedere il profilo della città potrete immortalare l’isola di Mogador, un piccolo arcipelago costituito dalle isole della Porpora, chiamate così per la pesca di un mollusco da cui si ricavava l’omonima sostanza colorante. Oggi l’area è disabitata ad eccezione dei falchi della Regina (falchi eleonorae) che lo hanno reso riserva naturale, e funge da protezione naturale alle lunghe spiagge sabbiose di Essaouira su cui si frangono le onde dell’Atlantico, rese ancora più impetuose dagli alizee, gli alisei. Proprio per questa particolarità climatica la zona è un vero e proprio paradiso per gli amanti di surf e kitesurf. Ma non solo, infatti sulla spiaggia resa solida dalla marea, si incrociano dromedari, quad, biciclette e persino qualche scooter.

Nonostante sia una delle perle turistiche del Marocco, Essaouira ha saputo preservare la sua autenticità sviluppando un’intensa attività culturale che ne valorizza il suo composito patrimonio etnico.

Ogni anno, l’incantevole città ospita, tanto nelle animate piazze quanto nel suo labirinto di strade che sulla sua sabbia dorata, il Festival Gnaoua (o Gnawa) e delle Musiche del Mondo, genere musicale le cui origini rimandano alle sonorità familiari agli antichi schiavi neri dell’Africa delle colonie portoghesi. Un genere musicale unico che combina tradizionalmente la poesia con la musica e la danza, legato a una preghiera. Oggi la manifestazione ospita anche artisti jazz, blues, rock, rappresentando un’occasione di incontro, di apertura tra diverse culture e stili musicali di diverse parti del mondo. Impossibile non lasciarsi trasportare dai suoi ritmi ipnotici!

Poco distante dal centro della città è possibile raggiungere le rovine di Borj el-Berod, un’antica fortezza in parte seppellita dalla sabbia risalente al XVIII secolo che ospitava il palazzo del sultano, successivamente anche residenza degli ambasciatori in missione.

Essaouira dista circa due ore dall’ammaliante Marrakech.
Lungo la strada è possibile ammirare le incredibili acrobazie delle capre sulle piante di argan, che si arrampicano sui loro rami per mangiarne i frutti. Davvero prezioso l’incontro con le donne delle numerose cooperative femminili della zona, impegnate nella lavorazione dell’olio cosmetico dalle molteplici proprietà benefiche.

Essaouira è un luogo che entra silenziosamente nel cuore che si può visitare con un’escursione in giornata ma che merita di essere scoperta lasciando a casa la fretta, facendosi cullare dai tempi lenti del posto, dal rumore delle onde e dal canto dei gabbiani in volo sopra la sua atmosfera magica…



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Speciale collaborazione Ente Turismo Nazionale Marocco